mercoledì 17 agosto 2016

RAGUSA, SOMMINISTRANO LIQUIDI TOSSICI ALLE PIANTE: SI SOSPETTA TENTATA ESTORSIONE

Sicilia, è strage di alberi nel Ragusano: “Iniettano diserbanti negli ulivi secolari”. E c’è l’ombra della “mafia dei pascoli”

Da più di un anno ignoti entrano in terreni privati per versare sostanze diserbanti sulle piante e iniettare direttamente dentro i tronchi liquidi tossici. Un attacco sistematico che si estende per 400 ettari intorno a Modica e Pozzallo. La denuncia: "Sono raid organizzati". Il bilologo: "Nessun parassita, tracce di avvelenamento". Il commissariato di Modica indaga per tentata estorsione

Si materializzano nella notte, quando entrano nei boschi e nei campi per versare sostanze diserbanti sulle radici degli alberi, bruciandoli ed uccidendoli. Oppure utilizzano un trapano per iniettare direttamente dentro i tronchi liquidi tossici, che si espandono lentamente fino alle foglie. Il risultato è micidiale: alberi ancora giovani che si spaccano dal di dentro, disseccandosi, carrubi e ulivi secolari che si svuotano, si anneriscono e perdono le foglie. È una vera e propria strage di alberi quella che sta andando in onda in provincia di Ragusa: un attacco sistematico che si estende per 400 ettari nelle campagne intorno a Modica e Pozzallo.

Le ronde degli avvelenatori - E questa volta non c’entrano i virus o i parassiti: a massacrare gli ulivi e i carrubi del Ragusano infatti sono dei veri e propri blitz, ronde notturne di “squadrette di avvelenatori” che s’inseriscono nottetempo negli appezzamenti di terreno privati per devastare gli alberi con diserbanti e sostanze tossiche. “È una storia che va avanti da più di un anno ormai”, racconta l’agronomo Corrado Rizzone, proprietario di alcuni degli appezzamenti di terreno finiti sotto attacco. “Le ronde vanno in onda di notte, quando nei terreni non c’è nessuno: per mesi ho poi trovato pezzi di alberi spaccati direttamente alla base lasciati sul terreno, mentre tutti gli altri venivano sistematicamente avvelenati“, continua Rizzone che ha sporto una serie di denunce contro ignoti al commissariato di Polizia di Modica. “Nei mesi gli attacchi si sono intensificati creando un danno enorme, non solo per la mancata produzione di carrube e olive, ma anche perché parte della zona ricade sotto il vincolo paesaggistico. Qual è l’obiettivo? Radere al suolo tutti gli alberi della zona?”, dice l’agronomo che a sostegno dei suoi esposti ha anche depositato agli atti degli investigatori una perizia di parte, firmata dal biologo Daniele Tedeschi.

(...) L’indagine per tentata estorsione - Ma chi è quindi che sta avvelenando centinaia di ulivi e carrubi secolari? A chi interessa massacrare ettari di boschi e campi con blitz notturni e periodici? Una domanda che si pongono gli investigatori del commissariato di Modica, diretti dal vice questore Maria Antonietta Malandrino: sulla vicenda infatti è in corso un’indagine contro ignoti per danneggiamento e tentata estorsione. L’ipotesi, infatti, è che le ronde degli avvelenatori di alberi abbiano un obiettivo: convincere i proprietari a sloggiare, a lasciare i terreni, a venderli per pochi euro. Una pista investigativa ancora in fase di elaborazione dato che ai proprietari dei terreni colpiti non è mai arrivata una proposta di acquisto dopo l’attacco a colpi di diserbanti degli alberi. È un fatto, però, che sulla Sicilia orientale si sia proiettata ultimamente l’ombra sinistra della cosiddetta “mafia dei pascoli“. (...)

pubblicato da: IlFattoQuotidiano.it

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