giovedì 30 giugno 2016

Scippo in diretta orologio a Napoli a turista inglese

Lo scippo in diretta di un delinquente napoletano a un turista inglese. http://ift.tt/297B9WM L'uomo era appena sceso dal suo taxi quando un giovane, poi invididuato e arrestato, si è avvicinato fulmineo, gli ha afferrato il braccio sfilandogli l'orologio del valore di 35 mila euro. Dopo ha saltato la siepe andando in strada dove c'era un complice che lo ha prelevato in moto. Un bel biglietto da visita per la bella Napoli e per l'Italia. Probabilmente il turista non metterà mai più piede nel nostro Paese a causa di imbecilli

CASERTANO: NEO CONSIGLIERE IN STATO DI FERMO CON L'ACCUSA DI ESTORSIONE A UN IMPRENDITORE

La Repubblica pubblica:

Camorra: estorsione a un imprenditore, in cella consigliere Pd appena eletto nel Casertano.

Le indagini sono partite ad aprile dopo una protesta di 24 ore dei dipendenti della società che lamentavano ritardi negli stipendi.

Due dipendenti della DHI, azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e in altri Comuni della provincia, sono stati fermati dai carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Si tratta del 47enne Tommaso Del Gaudio, responsabile dei lavoratori, facente parte della famiglia cosiddetta dei "Bellagiò", ritenuta vicina al clan dei Casalesi, e del 34enne Raffaele Guerriero, consigliere comunale a Marcianise dove è stato recentemente eletto - la proclamazione non è ancora avvenuta - nella lista del Pd. Gualtiero è stato sospeso dal partito.

Per gli inquirenti, i due indagati avrebbero estorto ai vertici dell'azienda, con la minaccia di provocare proteste tra i lavoratori, somme non dovute che avrebbero gonfiato gli stipendi, in particolare quello di Del Gaudio, che avrebbero percepito tra aprile e giugno di quest'anno somme di quasi 3000 euro accanto al salario "legittimo".

DI RUOLO DOPO 28 ANNI DI PRECARIATO, COSTRETTA AD ANDARE SUBITO IN PENSIONE

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano:

Scuola, precaria diventa insegnante di ruolo dopo 28 anni. Ma dopo un anno deve andare in pensione


Il caso della prof di origine inglese che vive in Lombardia. "E' una barzelletta, ho pronto un telegramma di ringraziamento al ministro Giannini, non so se comprenderà il sarcasmo britannico"

Due settimane fa è entrata ufficialmente in ruolo dopo aver passato l’anno di prova ma dal primo settembre sarà costretta ad andare in pensione senza nemmeno la possibilità di effettuare la ricostruzione di carriera. Kathleen Pook, 67 anni, docente di conversazione inglese al liceo Enrico Fermi di Salò non riesce nemmeno ad arrabbiarsi. Dopo 28 anni di precariato, con la Legge 107 lo Stato l’ha assunta ma lo stesso Stato in contemporanea ha deciso di congedarla dal mondo del lavoro. Questione di uffici diversi, di burocrazia, ma intanto la professoressa Pook venerdì da Salò dovrà andare a Crema dove prenderà servizio nella nuova scuola, l’istituto d’istruzione superiore Racchetti.   Leggi l'intero articolo

MIGRANTI ALLE TERME, E' POLEMICA A BORMIO

Pubblicato da La Repubblica:

Bormio, migranti si rilassano alle terme: Giovani Padani all'attacco

Il coordinatore del gruppo giovanile del Carroccio per Sondio posta su Facebook le immagini e commenta: "Non sono profughi, ci stanno prendendo in giro".

Un gruppo di profughi, accolti nell'hotel Stella di Bormio (Sondrio) su richiesta della Prefettura, si concede alcune ore di relax alle Terme della località turistica della Valtellina e scoppia la polemica. Ad accendere la miccia è stato Tiziano Fistolera, coordinatore provinciale dei Giovani Padani e consigliere comunale a Delebio (Sondrio), che ha postato sul suo profilo Facebook alcune immagini di richiedenti asilo all'interno dello stabilimento termale pubblico di Bormio.   Leggi l'intero articolo

GENOVA, FONDAZIONE CARLO FELICE IN CRISI, DIPENDENTI SENZA STIPENDIO DI GIUGNO

Pubblicato da La Repubblica:

Carlo Felice, notte fonda: non ci sono soldi neppure per gli stipendi di giugno

Non ci sono neppure gli stipendi di giugno. Per la Fondazione Teatro Carlo Felice, ormai è chiaro, si apre una nuova, ennesima, crisi. E il sindaco Marco Doria, presidente della Fondazione, ha convocato per mercoledì 6 luglio un incontro con il sovrintendente Maurizio Roi e i lavoratori. Facendo infuriare i dipendenti: «Sono dieci giorni che abbiamo chiesto a Marco Doria e al sovrintendente Roi di convocare le parti sociali — tuonano i sindacalisti Cgil — e la data è arrivata soltanto dopo che abbiamo indetto un'assemblea sindacale. Bisogna sempre tirare la corda, per essere ascoltati?». La comunicazione della convocazione infatti è arrivata soltanto ieri, durante un'assemblea sindacale dei lavoratori convocata in teatro dalla Cgil.

Il Carlo Felice non ha pagato, come invece sembrava certo, le retribuzioni del mese di giugno: ha chiesto ai lavoratori di attendere fino al 10 luglio. I dipendenti però hanno forti timori che gli stipendi, anche in quella data, non arriveranno.

GENOVA: IRREGOLARITA' NEGLI AFFITTI DI APPARTAMENTI PUBBLICIZZATI ONLINE

Pubblicato da La Repubblica:

Turismo online, a Genova un quarto degli alloggi evade le imposte


Un quarto degli appartamenti in affitto pubblicizzati sulle piattaforne Booking.com e Airbnb controllati dal comune a Genova sono risultati irregolari ma la percentuale sulla totalità degli alloggi potrebbe essere molto più alta perché risulta che a Genova gli appartamenti sul mercato siano  770 mentre quelli registrati sono solo 150. I dati li ha forniti l'assessore al turismo Carla Sibilla presentando i risultati del recupero dell'imposta di soggiorno che a Genova ammonta a 1, 2 o 3 euro al giorno a persona a seconda della categoria.

"Il comune continuerà i controlli sulle varie piattaforme - dice l'assessore al turismo Carla Sibilla - l'obiettivo non è quello di ammazzare una forma richiesta dal mercato ma di regolamentarla. Leggi l'intero articolo

IL DRAMMA DEL GIOCO D'AZZARDO: PIU' DI 1.300 € ALL'ANNO SPESI IN MEDIA DA OGNI GIOCATORE IN EMILIA ROMAGNA

Pubblicato da Repubblica.it:

Emilia-Romagna malata di gioco: 1.348 euro bruciati da ogni scommettitore

Sesti in Italia per numero di slot machine istallate, quarti per importo medio bruciato annualmente da ogni giocatore, rischio altissimo di infiltrazioni mafiose. Non sta bene l’Emilia-Romagna, non sta bene per niente. La malattia del gioco d’azzardo continua a succhiare linfa vitale a decine, forse centinaia di migliaia di persone in ogni angolo della regione. I dati sono contenuti nella relazione della Commissione parlamentare antimafia, che in queste ore sta iniziando la discussione, e che porterà all’approvazione del documento finale entro una decina di giorni. Un tema complesso da analizzare che si completerà, secondo le intenzioni del relatore Stefano Vaccari, con un lungo elenco di indicazioni utili al Governo, al Parlamento e agli enti locali per cercare di arginare un fenomeno pesantissimo. Secondo i numeri della Commissione, sul territorio emiliano romagnolo nel 2015 c’erano 23mila 448 macchinette. Di queste 18mila 233 sono disseminate nei bar e 5 mila 2015 in sala giochi.

Mediamente ogni giocatore della regione spende 1.348 euro l’anno per le sole slot. Numeri a cui vanno aggiunti quelli relativi a tutti gli altri giochi: continua a leggere

BARI, CADE IN PRESCRIZIONE INDAGINE PER PRESUNTI CONCORSI TRUCCATI A MEDICINA

Pubblicato su La Repubblica:

Bari, concorsi truccati a Medicina: a 9 anni dall'inchiesta c'è la prescrizione 

Fascicolo aperto sulle selezioni tra il 2005 e il 2007: il pm ha chiesto e ottenuto l'archiviazione. 

 E' il marzo del 2007 quando i carabinieri perquisiscono gli uffici amministrativi della facoltà di Medicina di Bari. L'inchiesta della Procura parte da una ipotesi: il concorso per un posto da ordinario, bandito dall'Ateneo di Bari, sarebbe stato al centro di una vera e propria trattativa, una disputa tra correnti diverse del mondo accademico. Da allora sono passati nove anni, e il pm  che ha ereditato il fascicolo ha chiesto e ottenuto l'archiviazione.

È trascorso troppo tempo e i reati sono ormai prescritti. L'inchiesta sulla presunta esistenza di una vera e propria associazione in grado di truccare i concorsi di medicina aveva destato molto clamore ed era stata avviata dopo un'altra indagine, quella su Cardiologia (che è approdata in un processo, ma dopo essere stata ridimensionata dalla prescrizione).



TARANTO, AFFITTO ABUSIVO DI MINIAPPARTAMENTI COSTRUITI SENZA PERMESSO

Pubblicato da La Repubblica:

Taranto, nullatenente affittava villette con piscina abusive
 
I sei miniappartamenti nella zona di San Vito, sottoposta a vincolo idrogeologico, sono stati messi sotto sequestro.

TARANTO - Affittavano villette con piscina con annunci sul web, ma era tutto abusivo. Per questo motivo i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Taranto hanno proceduto al sequestro preventivo di sei miniappartamenti e una piscina realizzati in assenza del permesso a costruire nella zona paesaggistica soggetta a vincolo idrogeologico di Taranto-San Vito, nei pressi di Lido Bruno. Tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare sono state denunciate.  Leggi l'intero articolo

FOGGIA, BRUTTO CASO DI SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. TRE ARRESTI

Pubblicato da La Repubblica:

Foggia, braccianti e camerieri trattati come schiavi dai caporali: arrestati in tre

In manette due italiani e un romeno che i lavoratori sottopagandoli e facendoli alloggiare a pagamento in una struttura degradata.

FOGGIA - Lavoratori sottopagati, sfruttati e costretti a vivere nel totale degrado. E caporali organizzati come in una vera e propria azienda: dal reclutatore della manodopera al direttore dei lavori, passando per il contabile. E' l'organizzazione scoperta e smantellata dall'operazione della guardia di finanza di Foggia che ha portato tre persone - due italiani e un romeno - accusate a vario titolo di intermediazione e sfruttamento del lavoro. (...)
Attraverso pedinamenti, riprese video, intercettazioni ambientali e telefoniche, gli inquirenti hanno accertato le condizioni in cui era costretta la manovalanza sfruttata: erano alloggiati in un dormitorio comune in agro di Troia. Si tratta di una struttura comunale occupata abusivamente dai Saracino e ora posta sotto sequestro. All'interno, nella più totale precarietà ambientale e igienica, trovavano accoglienza 25 lavoratori romeni, tra i quali sei donne. Leggi l'intero articolo


JESOLO, LANCIO DI BOTTIGLIE "PER GIOCO": DUE FERITI

Il Corriere del Veneto pubblica:

Ragazzini lanciano bottiglie di vetro dalla finestra dell’hotel: turisti feriti

I giovanissimi cercavano di «fare centro» in una terrazza vicina. 

JESOLO (VENEZIA) Lo scopo era quello di lanciare bottiglie di vetro all’interno di una terrazza vicina alla loro e «fare centro». Il bilancio di un pericoloso gioco che un gruppo di studenti di 16 anni si è inventato per divertirsi è di due feriti. Due turisti italiani, un uomo di 62 anni e una donna di 39, che martedì sera sono stati colpiti in pieno dai cocci di una bottiglia mentre passeggiavano in via Bafile a Jesolo. La loro unica colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Secondo le ricostruzioni della polizia uno dei ragazzini, tutti italiani residenti in Svizzera e che alloggiavano all’hotel Centrale in piazza Marconi, avrebbe sbagliato il lancio con il risultato che la bottiglia si è frantumata sul muro della palazzina e i vetri hanno provocato diverse ferite ai due passanti. Vai all'articolo

CHIUDE IL TG DI ANTENNA TRE, GIORNALISTI DA MESI SENZA STIPENDIO

Pubblicato su Corriere del Veneto:

Antenna Tre, in onda l’ultimo tg

Giornalisti senza stipendio da sei mesi. Il cdr al direttore: «Non ci sono più le condizioni per continuare a lavorare»

SAN BIAGIO DI CALLALTA «Caro direttore, la redazione compatta ha deciso che non ci sono più le condizioni per continuare a lavorare». È l’incipit di una breve nota con cui il Cdr dei giornalisti di Antenna Tre ha giovedì informato il direttore, Domenico Basso, che il telegiornale delle 12,30 di giovedì sarà «l’ultima fatica» che la redazione affronterà. Nella stessa edizione, senza servizi audio e video, sarà letto un comunicato sindacale in cui si riferisce come, da un incontro con l’editore, Thomas Panto, e con l’amministratore di «Eu Regional Media», Roberto Paladin (ossia la società che aveva proposto l’affitto di un ramo d’azienda) si è avuta la dichiarazione di esubero di «oltre la metà dei 56 dipendenti». «Questo - si legge ancora - nonostante tutti gli impegni assunti in questi mesi di trattativa. I giornalisti stanno lavorando da sei mesi senza stipendio e il sacrificio non è più sostenibile.  Vai all'articolo

ALESSANDRIA, RUBA PORTAFOGLIO AD UNA ANZIANA PAZIENTE DEL PRONTO SOCCORSO

Pubblicato da Radio Gold:

Sfila il portafoglio a una paziente del Pronto Soccorso con una gamba rotta: in manette per la terza volta in tre mesi

ALESSANDRIA - I Carabinieri di Alessandria hanno arrestato per furto aggravato un 29enne. Martedì sera l’uomo ha infatti sfilato il portafoglio a una paziente del pronto soccorso di Alessandria. La donna, una signora di 82 anni, era stesa su una barella con un femore fratturato e gli aveva chiesto si aiutarla a sistemarsi meglio sul lettino. Il 29enne ha approfittato della condizione di sofferenza dell’82enne per farle cadere il portafoglio dalla borsa aperta. Il borsello è stato poi calciato via per poi essere recuperato e nascosto in una borsa. Leggi l'intero articolo


CORLETO, CENTRO OLI TOTAL: PERSONALE ITALIANO SOSTITUITO CON OPERAI DELL'EST EUROPA

Pubblicato da L'Espresso:

Tempa Rossa, denuncia Cgil: "Operai italiani sostituiti con quelli dell'Est per risparmiare"

Nel centro oli che la Total sta realizzando a Corleto Perticara (Potenza) a molti lavoratori non vengono rinnovati i contratti. In compenso arriva personale dalla Polonia, con le stesse mansioni ma salari probabilmente più bassi.

posti di lavoro: era questa la principale preoccupazione dell'ex sindaco Pd di Corleto Perticara (Potenza) finita ai domiciliari lo scorso aprile nel filone d'inchiesta sulla costruzione del centro oli che la Total sta realizzando in Basilicata. A prescindere dalle logiche clientelari che sono costate l'arresto al primo cittadino, quella vicenda mostra quanto il tema sia sentito in una zona in cui la disoccupazione raggiunge uno dei più alti tassi d'Italia.

Proprio per questo nelle ultime settimane sta suscitando particolare fermento la "sostituzione" di molti operai, assunti dalle società appaltatrici tramite agenzie interinali, con altri provenienti dall'Est Europa. In pratica i contratti scadono e non vengono rinnovati. Ma non per mancanza di lavoro, visto che al loro posto arriva manodopera che si presume sia a più buon mercato. «Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto segnalazioni di almeno 70 contratti giunti al termine che sono stati rimpiazzati con lavoratori stranieri, per lo più dalla Polonia» afferma la Cgil di Potenza. «Ovviamente non vogliamo scatenare una guerra fra poveri ma ha senso che gli operai vadano a casa per farne arrivare altri dall'estero con le stesse mansioni? Su 1.300 addetti, meno della metà viene dalla zona o dalle regioni limitrofe. E qui non si tratta di nuova occupazione ma di sostituzioni. Evidentemente con salari inferiori, altrimenti non si capirebbe il motivo». 

INCHIESTA SU REVISORI DEI CONTI: CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE?

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano.it:

Revisori e controllori: in Italia sono 170mila
Ma fra crac e tangenti, in un anno solo 7 puniti


Un esercito di professionisti retribuito per vigilare sui conti pubblici e privati. Nel 2015, solo una manciata di loro è stata depennata dagli albi ministeriali. 

L’Italia malata di corruzione campa su un singolare paradosso: insieme a quello del malaffare, detiene anche il record dei “controllori”. Sparsi per lo Stivale ci sono ben 153mila revisori legali e 17mila controllori dei conti degli enti locali, tutti abilitati in appositi registri detenuti dal ministero dell’Economia e da quello della Giustizia. Eppure le irregolarità segnalate sono pochissime, mentre vengono promossi conti dubbi (vedi Banca Etruria). E spesso non controllano neppure i controllori dei controllori, cioè i ministeri. Vai all'articolo

MILANO: TRIBUNALE CONFERMA CHE IMMIGRATO HA MENTITO NEL DICHIARARSI PROFUGO, MA GLI CONSENTE DI RESTARE IN ITALIA

Pubblicato da Panorama:

Ha mentito: non è un profugo. Ma può restare

Il Tribunale di Milano conferma che un sedicente perseguitato del Gambia ha testimoniato il falso. Ma gli permette di restare per motivi umanitari


La sentenza risale allo scorso 31 marzo, ma la notizia è uscita solo ora. Un giudice, è intervenuto con verve rivoluzionaria su una delicata questione di diritti umani.
Al Tribunale si era rivolto un giovane immigrato del Gambia, giunto a Milano professandosi "profugo politico". Ascoltato dalla Commissione prefettizia incaricata di verificare il suo status, il giovane aveva dichiarato di essere fuggito dal suo Paese perché attivista dell’United democratic party, il partito d’opposizione al regime: "Per me c’è pericolo" aveva dichiarato "perché il presidente vuole arrestarmi come ha già fatto con mio padre".
Per ottenere lo status di profugo bisogna dimostrare di avere subito atti di persecuzione, politica o religiosa. Ebbene, la Commissione prefettizia analizza le parole del giovane e scopre che costui ha dichiarato il falso. Quindi respinge la sua istanza. A quel punto la procedura prevede il diritto a un ricorso, che il gambiano presenta regolarmente alla Prima sezione civile.
Ed è qui che interviene il giudice, il quale, esattamente come chi lo ha già ascoltato in prima istanza ,dubita che il gambiano in patria corra qualche serio pericolo. Aggiunge il giudice che «il ricorrente non risulta nemmeno riconducibile a categorie esposte a violenze, torture o altre forme di trattamento inumano che legittimerebbero il riconoscimento della protezione» da parte dello Stato italiano. Quindi il gambiano è davvero un mentitore e la sua domanda d’asilo è inammissibilePerò il giudice, in nome della Costituzione, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dei patti internazionali che garantiscono "livelli di vita adeguati a ogni individuo", sentenzia che il gambiano debba comunque restare in Italia. Leggi l'intero articolo


TORINO: ADOZIONE NEGATA PERCHE' LA DONNA HA UN TUMORE

Pubblicato da La Repubblica:

Torino, il tribunale le nega l'adozione perché ha un tumore al seno

La sentenza: "tale condizione non è compatibile con l'accoglienza di un bambino"

Non può diventare mamma perché ha un cancro al seno. Parola di giudice. Il Tribunale dei minori di Torino ha negato l'adozione a un'impiegata di 42 anni perché "non ritiene tale condizione compatibile con l'accoglienza di un bambino". Eppure la donna, insieme con il marito, aveva superato tutto l'iter che la procedura di adozione prevede per una coppia: dai colloqui fino alle visite nella casa che avrebbe dovuto ospitare il bambino. Ma a bloccare il sogno dell'impiegata è arrivata una ricaduta. Il tumore dopo quattro anni di silenzio è tornato all'attacco e la consuetudine in giurisprudenza chiede che passino almeno cinque anni di remissione. Ma la donna non ci sta: "Quante madri malate di cancro accudiscono i loro figli?". In più la sentenza del Tribunale non tiene conto della relazione dell'Asl che giudicava l'impiegata "fisicamente idonea in quanto la patologia stabile consente le funzioni educative verso la prole". Ma il riacutizzarsi della malattia ha forse convinto il collegio dei giudici a bocciare la richiesta anche se la coppia aveva superato tutti gli altri esami. Così la donna che, proprio per combattere la malattia, comparsa per la prima volta a 29 anni, aveva perso la fertilità, ora si vede negato una seconda volta il sogno di diventare mamma.  Leggi l'intero articolo

mercoledì 29 giugno 2016

BARI: COMUNE PAGA PIU' DI 400MILA EURO DI INTERESSI PER PROGETTO MAI REALIZZATO

Pubblicato su La Repubblica:

Bari, il Comune paga 500mila euro di interessi per il Palagiustizia mai nato: 28 anni di ritardi.

Il consiglio comunale approva il debito fuori bilancio per completare il pagamento dei progettisti che disegnarono l'opera che non fu mai realizzata.

Quasi centomila euro di interessi legali da pagare. A cui bisogna aggiungere altri 340mila euro, sempre di interessi maturati negli anni, già liquidati a fine 2014. In tutto 440mila euro necessari solo per retribuire i ritardi. A distanza di 28 anni il Comune di Bari si trova a fare le spese per il pasticcio del secondo Palazzo di Giustizia al quartiere Libertà. Un progetto in realtà mai nato. Esistito solo sulla carta nei lavori di sette professionisti, architetti e ingegneri, ampiamente retribuiti.
 
Correva l'anno 1988 quando il Comune di Bari affidava a un gruppo di professionisti l'incarico di progettazione dell'intero complesso del II Palazzo di giustizia ... "Il progetto fu bocciato dalla Commissione di manutenzione della Corte d'appello - ricorda l'assessore ai Lavori pubblici - che non ritenne idonea questa soluzione ...". Eppure ingegneri e architetti avevano lavorato a quella progettazione e, dunque, dovevano essere ugualmente pagati.
 
Il Comune, però, aveva riconosciuto solo un acconto: all'appello mancava il saldo delle competenze professionali. Per ottenerlo i professionisti si rivolsero al tribunale e, tra ricorsi e ingiunzioni di pagamento, si arrivò al 2014. Con tanto di interessi maturati negli anni.  Leggi l'intero articolo

TRAFFICO DI AUTO SPORTIVE A NOLEGGIO RIVENDUTE ALL'ESTERO

Pubblicato da La Repubblica:

Taranto, facevano sparire le supercar noleggiate e le 'clonavano' per rivenderle: 28 indagati

Anche un carabiniere e un impiegato dell'Aci fra i 28 indagati insieme con malavitosi e commercianti d'auto. 

TARANTO - Auto sportive e di lusso prese a noleggio in leasing e fatte sparire per riciclarle all'estero. Quattro le persone accusate di associazione per delinquere (...). In tutto gli indagati coinvolti nell'inchiesta 'Cloning' di polizia stradale e nucleo tributario della guardia di finanza sono 28: fra questi ci sono commercianti d'auto di tutta Italia e anche alcuni nomi grossi della mala tarantina coinvolti in un presunto episodio di estorsione. Le auto clonate, cioè esportate dopo aver simulato il furto in Italia e rivendute con documenti di proprietà falsi e nuove targhe sono 24, per un valore che supera i 2 milioni di euro.

La truffa funzionava in questo modo: una bella auto di lusso, per esempio una Audi A5 del valore di più di 60mila euro, veniva noleggiata con un contratto di leasing ma senza pagare le rate e senza restituire l'auto. Poi veniva simulato il furto dell'auto o dei documenti di proprietà e infine, grazie alla complicità dell'impiegato all'Aci di Taranto che autenticava i documenti falsi, si faceva un passaggio di proprietà negli uffici del Pra il più lontano possibile, per esempio a Brescia. Dopo una serie di passaggi di proprietà, finiva rivenduta con documenti 'puliti' in concessionarie pugliesi o all'estero.  Leggi l'intero articolo

TRASFERIMENTI ILLEGALI DI DENARO AL DI FUORI DELL'ITALIA IN AUMENTO

Pubblicato da Notizie.Tiscali.it:

GdF: in aumento trasferimento irregolare denaro a frontiere


(ANSA) - GORIZIA, 29 GIU - Ammonta a quasi due milioni di euro con 63 casi accertati il denaro contante irregolarmente trasferito in entrata o in uscita dallo Stato italiano senza dichiarazione intercettato nei primi sei mesi del 2016 dalla Guardia di Finanza del Comando di Gorizia. Una cifra in crescita rispetto al 2015, quando furono contestate per l'intero anno 109 violazioni alla normativa valutaria con un incremento del 118% rispetto al 2014, per 2,6 milioni di euro (+160%). Nei giorni scorsi è stata sequestrata la cifra record di 428 mila euro in contanti occultata tra indumenti, bagagli e vani di un'auto sulla quale viaggiavano tre uomini diretti a Villesse. La cifra era stata prelevata in Paesi dell'Est Europa.  Leggi l'intero articolo

GELA, SEQUESTRO DI MONETE ANTICHE E ALTRI REPERTI ARCHEOLOGICI

Pubblicato da Notizie.Tiscali.it:

Oltre 600 monete antiche sequestrate


(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 29 GIU - Oltre 600 monete d'argento e di bronzo, risalenti presumibilmente all'età arcaica, sono state scoperte e sequestrate dalla polizia, a Gela, in un negozio di ferramenta, durante una operazione di controllo alla ricerca di armi e munizioni. Il monetiere, numerosi monili e altri reperti archeologici erano ben conservati in raccoglitori e vaschette numerate, che il possessore, un commerciante di 69 anni, custodiva in un angolo ben celato del negozio. Altre monete antiche, sempre di presumibile origine ellenica, sono state rinvenute nel corso di una seconda perquisizione, in casa di un presunto complice, di 58 anni. Entrambi gli indagati sono stati denunciati per ricettazione. Leggi l'intero articolo

CALABRIA: AUTOCERTIFICAZIONI FALSE PER AVERE L'ESENZIONE TICKET

Pubblicato da Notizie.Tiscal.it:

False autocertificazioni ticket, denunce


(ANSA) - FIUMARA (REGGIO CALABRIA), 29 GIU - Avrebbero sottoscritto una falsa autocertificazione del reddito familiare per poter rientrare nella fascia di esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Nove persone, più un medico, che avrebbe omesso di svolgere le necessarie verifiche, sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri a Fiumara. Alle persone denunciate vengono contestati i reati di truffa, falsità ideologica e favoreggiamento. L'indagine, condotta dai militari, ha fatto luce sulle irregolarità legate all'ottenimento di prestazioni sanitarie, da parte del locale Poliambulatorio dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e usufruire così, indebitamente, dell'erogazione gratuita dell'assistenza sanitaria. Il medico è ritenuto responsabile di non avere compiuto, attraverso la banca dati, i controlli e le verifiche relative all'inserimento delle persone interessate nelle liste di esenzione dal pagamento del ticket.

ALESSANDRIA: PRESUNTA "OCCUPAZIONE" DI ALCUNE AREE DELLA CITTADELLA

Pubblicato da RadioGold.it:

Sciaudone e Cammalleri denunciano :" in Cittadella occupazioni abusive o nuove concessioni illegali?"

ALESSANDRIA - Una caffettiera era appoggiata sul tavolo sistemato vicino a un divano. Poco distante, al pian terreno della Caserma Montegrappa in Cittadella ad Alessandria i consiglieri d’opposizione Maurizio Sciaudone del Gruppo Pdl e Andrea Cammalleri del Movimento 5 Stelle hanno immortalato anche un frigorifero con sopra una radio. Dopo il reportage sulle condizioni di degrado del ponte d’accesso alla Porta Reale, i due politici hanno voluto verificare con i loro occhi anche le segnalazioni circa una strana “occupazione” all'interno caserma Montegrappa. Quanto visto e immortalato con le macchine fotografiche da Cammalleri e Sciaudone “ha dell’incredibile” hanno commentato i due consiglieri. “Qualcuno ha effettivamente preso possesso del pian terreno della Caserma”, arredandolo a salotto/cucina.

“Ma non basta” hanno aggiunto i due consiglieri. Altre stanze della Caserma Montegrappa sono state infatti trasformate in un percorso dove i “softgunners” possono affrontarsi con le armi ad aria compressa.  Vai all'articolo e alle foto

PARCHEGGI ABUSIVI: PRESUNTE ESTORSIONI AL SAN NICOLA DI BARI, ANCHE PER IL CONCERTO DI VASCO

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano:

Concerto Vasco Rossi a Bari. “Clan ha imposto pizzo ai parcheggiatori e ai paninari al concerto del San Nicola”

Secondo Michele Miccoli, sentito al processo per le presunte estorsioni, le due giornate della tappa pugliese dell'ultimo tour del rocker di Zocca avrebbero portato a una decina di affiliati al gruppo Strisciuglio una "spartenza" fra i 500 e i 1800 euro ciascuno. 

C’è anche il concerto del 2015 di Vasco Rossi fra i grandi eventi allo stadio San Nicola di Bari su cui il clan Strisciuglio ha lucrato, facendo pagare il pizzo ai parcheggiatori e ai “paninari” all’ingresso: cinque euro per ogni macchina parcheggiata e 800 euro a ciascuna dei furgoni fuori dallo stadio normalmente presi d’assalto a inizio e a fine di ogni evento per un panino o una lattina. E’ quanto ha raccontato il collaboratore di giustizia Michele Miccoli ai pm Roberto Rossi e Patrizia Rautiis della Dda di Bari nel processo sulle estorsioni al concerto del rocker di Zocca. “Lo stadio è clan Strisciuglio”, ha detto il pentito.
Stando alle sue dichiarazioni, le due giornate del concerto avrebbero portato a una decina di affiliati al clan una “spartenza” fra i 500 e i 1800 euro ciascuno. Ma non solo sui grandi eventi il clan guadagnava. Sempre secondo Miccoli, durante il campionato gli affiliati del clan pretenderebbero un pizzo di circa 30mila euro dai bar all’interno. A rate o in un’unica soluzione: “Andiamo da quelli che gestiscono i bar all’interno: i soldi li vuoi dare durante o li vuoi dare tutti insieme? Quant’è che ti frutta l’arcata dell’anno,200mila euro? Prendi 30 e li dai. È finita la canzone. Oppure ogni domenica che sta la partita ci devi dare 2mila, 2mila e 500″. Sulle estorsioni alle roulotte di bibite e panini, la Procura di Bari ha chiesto 5 condanne a 12 anni di reclusione contestando almeno 40 episodi in due giorni. Leggi l'intero articolo

ROMA: OSPEDALE SENZA LENZUOLA PER COLPA DEI TAGLI

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano:

Roma, ospedale Sant’Eugenio senza biancheria per i pazienti: “Colpa dei tagli”

Dopo la rinegoziazione del contratto con la ditta di noleggio lavanolo, cessano le forniture della biancheria per gli accessi in codice bianco e codice verde. 

Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma nella notte tra il 22 e il 23 maggio è rimasto sprovvisto di biancheria. Un disagio per diversi pazienti, costretti su lettini senza lenzuolo e coperta. “Chiedete ai reparti” si sono sentiti rispondere dagli uffici gli infermieri di turno alla disperata ricerca di una soluzione. Ma anche i reparti quella notte avevano esaurito le scorte. Perfino il magazzino era vuoto. A lanciare l’allarme sulla carenza di biancheria è stato il sindacato degli infermieri Nursind di Roma, che ha inviato una lettera ai vertici dell’Asl Roma 2 (nata all’inizio del 2016 dalla fusione delle ex Asl Roma B e Roma C) chiedendo spiegazioni. “Si sceglie di cambiare il paziente che sta peggio. Ma ditemi voi se è sufficiente un solo cambio al giorno per pazienti allettati, sudati, portatori di catetere” racconta un infermiere. 
Non si è trattato di un disguido casuale nelle forniture. Ma di un taglio ufficiale della biancheria contenuto nella rinegoziazione del contratto con la ditta di noleggio.  Leggi l'intero articolo

LOMBARDIA: INDAGINE SUGLI SCARICHI ABUSIVI NEL SEVESO

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano:

Lombardia, 1.420 scarichi abusivi nel Seveso: indagati Maroni, Formigoni e Pisapia per le esondazioni

Solo 85 i canali di scolo regolarmente autorizzati su un totale di 1.505: quando piove a dirotto contribuiscono agli straripamenti nella zona Niguarda, a Milano. 

Arrivano da fabbriche, condomini, strade, sono quasi tutti abusivi e quando piove a dirotto contribuiscono all’esondazioni nella zona Niguarda, a Milano. Sono i 1.420 scarichi – su un totale di 1.505 –  che versano acqua nel Seveso senza avere una regolare autorizzazione: come dire che solo 85 non sono abusivi. A scoprirlo gli agenti della Forestale e delle Polizie provinciali di Como, Monza-Brianza e Milano, su delega del sostituto procuratore Maura Ripamonti che indaga sulle esondazioni dell’ 8 luglio, del 12, 15 e 16 novembre 2014. Come racconta l’edizione milanese del Corriere della Sera, i mancati interventi di prevenzione da parte della Regione Lombardia e del Comune del capoluogo hanno convinto gli inquirenti ad iscrivere nel registro degli indagati il governatore Roberto Maroni, il suo predecessore Roberto Formigoni e l’ ex sindaco Giuliano Pisapia: sono accusati di disastro colposo insieme ad altre sette persone. leggi l'intero articolo

ILLEGALITA' IN AUMENTO NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DI BENZINA

Pubblicato da Il Fatto Quotidiano:

Benzina, “illegalità devastante” nel settore della distribuzione: in aumento contrabbando e frodi fiscali.

Dagli acquisti senza Iva da parte di società fantasma ai prodotti adulterati con solventi dannosi per i motori, passando per i sabotaggi agli oleodotti per rubare carburante: la quota del nero arriva al 20% del mercato. Assopetroli: "Rischio di effetti irreversibili". Il governo aprirà un tavolo ad hoc al ministero dell'Economia per decidere interventi entro settembre.

Aumentano i casi di contrabbando e frode fiscale legati alla rete carburanti italiana. Ogni giorno una notizia sui giornali, per lo più locali, che denunciano un nuovo caso: dirottamenti in Italia di merce destinata all’estero, acquisti senza Iva di false società fantasma, prodotti adulterati con solventi dannosi per i motori, sabotaggi a oleodotti per rubare benzina. Tutti fenomeni di illegalità che provocano danni importanti all’ambiente e falsano la concorrenza, mettendo fuori gioco chi lavora onestamente.
Appena una settimana fa la Guardia di finanza ha fermato a Ronago, in provincia di Como, un uomo che trasportava in macchina 1.200 litri di gasolio “da riscaldamento”, importato illegalmente. Il contrabbandiere non aveva nessun documento che potesse attestarne la regolare compravendita. Solitamente in questi casi il prodotto viene comprato a prezzi notevolmente ridotti, senza pagare Iva e accisa, e quindi rivenduto agli automobilisti con forti sconti. Insomma, un vero e proprio dumpingLeggi l'intero articolo

lunedì 27 giugno 2016

CONDANNATA A DUE MESI DI RECLUSIONE PER TESI DI LAUREA SUI "NO TAV"

Pubblicato su RaiNews.it:

Venezia: storia di Roberta, condannata a due mesi per una tesi di laurea sui 'No Tav'

La storia della studentessa condannata a due mesi di reclusione per concorso morale con i No Tav piemontesi. Nella sua tesi di laurea, dedicata al movimento, la ragazza - studentessa a Ca' Foscari - aveva usato il pronome "noi" per riferirsi ai militanti. La sentenza non ha mancato di suscitare molte polemiche.

ASL CASERTA: NOVE ARRESTI PER ASSENTEISMO SUL LAVORO

Pubblicato da IlSole24Ore.com:


Assenteismo, arresti Asl Caserta: in pizzeria anziché al lavoro


C'era chi andava a lavorare nella sua pizzeria e chi invece preferiva andare a correre, e perfino medici legali che uscivano, ma non per constatare decessi, di cui pero' firmavano regolarmente un certificato per il seppellimento senza neppure recarsi sul posto. E' l'ennesima indagine sui furbetti del cartellino, questa volta nel Casertano.
L'indagine è partita nel 2015 dalla segnalazione di alcuni cittadini, e i dipendenti pubblici sono stati monitorati dai militari dell'Arma da settembre a dicembre scorso mentre in maniera abituale e quasi quotidiana strisciavano badge di ingresso al lavoro per poi allontanarsi dall'ufficio a volte per pochi minuti, più spesso per ore, quando non l'intera mattinata.



BENEVENTO: DIRIGENTE COMUNALE ARRESTATO, SPIAVA BUSTE APPALTI CON LAPAROSCOPIO

Tratto da IlFattoQotidiano.it:

Corruzione, appalti truccati: 10 arresti. Dirigente comune usava laparoscopio per sapere in anticipo contenuto buste.

I militari dell'Arma hanno eseguito perquisizioni, il sequestro di denaro e beni mobili e immobili: "È stato messo in luce un sistema per consentire l’aggiudicazione gli appalti rientranti nel Progetto PIU Europa del comune di Benevento alle ditte compiacenti"

Un dirigente di primo piano del Comune di Benevento arrestato insieme ad altre nove persone, aveva escogitato un insolito utilizzo del laparoscopio per ottenere dagli imprenditori bustarelle pari fino al 7% del valore degli appalti: con la speciale microtelecamera, utilizzata in medicina per interventi chirurgici, riusciva a conoscere in anticipo, prima dell’apertura delle buste, le offerte contenute nelle procedure di partecipazione. Al centro dell’indagine alcuni appalti di Palazzo Mosti che rientrano nel progetto Piu Europa.
I carabinieri del reparto operativo del comando Provinciale di Benevento, hanno eseguito i provvedimenti emessi dal gip nei confronti di 10 indagati accusati a vario titolo di corruzione e turbata libertà degli incanti: il dirigente apicale del comune di Benevento, alcuni intermediari e gli imprenditori titolari delle ditte edili vincitrici delle gare. Leggi l'intero articolo
Corruzione, appalti truccati: 10 arresti. Dirigente comune usava laparoscopio per sapere in anticipo contenuto buste

domenica 26 giugno 2016

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano:

Sprechi di Roma, le spese pazze del Comune: 5 milioni l’anno solo per l’acqua delle fontane.

E' il conto che il Campidoglio paga all'Acea. Per rifornire gli impianti che alimentano bellezze monumentali come Piazza Navona o Fontana di Trevi. Una bolletta pesantissima adesso entrata nel mirino del M5S. 

Nella capitale scoppia il caso-fontane: consumano oro anziché acqua, a giudicare dalle bollette che Aceaha inviato nel 2012 al comune di Roma e che il Campidoglio ha pagato senza dire neanche beh. Ben 234 mila per la fontana alla salita del Pincio. Quasi 250 mila per piazza Farnese. La fontana di Trevi si beve 294 mila euro l’anno. E Piazza Navona? Tre bollette-monstre: per i Quattro Fiumi del Bernini, ecco la numero 2304625 dell’11 dicembre 2012 che ammonta a 523 mila euro, a cui ancora bisogna aggiungere le fatture numero 2304521 e 2304522 (33 e 31 mila euro) per l’alimentazione delle due fontane laterali. In tutto fanno 590 mila euro, che sommati al costo di tutte le altre fontane e fontanelle dell’Urbe portano a un conto finaleclamoroso: 5 milioni 134 mila e 147 euro, regolarmente liquidati dal Campidoglio nell’ottobre 2015 come «debiti fuori bilancio».

Un conto stratosferico. Ma tutt’altro che chiaro, limpido e trasparente: «Secondo i funzionari del comune, le fontane monumentali di Roma sono alimentate con acqua potabile e sono prive di impianto di ricircolo» spieganoLaura Maragnani, giornalista di Panorama, e Daniele Frongia, ex presidente M5S della Commissione capitolina per la riforma della spesa, che hanno scovato queste bollette micidiali e le hanno pubblicate nel loro libro “E io pago” (Chiarelettere).


RENDICONTI DEI CONTRIBUTI AI GRUPPI PARLAMENTARI: COME SONO STATI SPESI 30 MILIONI DI EURO

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano:

Montecitorio, i contributi ai gruppi parlamentari: così i partiti hanno speso 30 milioni di euro.

E non senza polemiche. Come quelle che si preannunciano per l'utilizzo che ne hanno fatto Pd e M5s. Le formazioni politiche più corpose e destinatarie dei finanziamenti più rilevanti. Come risulta dai rendiconti 2015 presentati alla Camera.

Ci sono le spese per la partecipazione alla Festa dell’Unità di Milano, di Roma e per il 70° anniversario di quella di Bologna. Ma anche gli sforzi per sostenere la campagna di comunicazione “Era un impegno. Ora è realtà”. Con tanto di “affissione classica di manifesti negli spazi comunali autorizzati”. Per non parlare delle risorse a sostegno del referendum confermativo sulla riforma costituzionale. E non ci sarebbe nulla da obiettare se non il fatto che, a staccare gli assegni, è il gruppo parlamentare di Montecitorio del Partito democratico. Utilizzando parte dei 14 milioni 644 mila 611 euro stanziati a suo favore nel 2015 a titolo di contributo dalla Camera, “per iniziative del governo”, come nel caso della riforma della Costituzione, e “attività riconducibilipiù al partito che a quelle del gruppo dei deputati, come per le Feste dell’Unità”. Tutto documentato, per carità. Come documentata è anche “la stampa di materiale tipografico inerente ilIII Restitution Day” del Movimento 5 Stelle per sottolineare “l’importanza dell’attivazione presso il ministero dello Sviluppo economico di uno specifico fondo per sostenere la microimprenditorialità”, grazie alla restituzione di parte degli stipendi e della diaria non spesi dai suoi parlamentari nei primi due anni di legislatura. Iniziativa certamente meritoria, quella dei deputati M5S, ma che secondo i critici anch’essa poco (o nulla) avrebbe “a che vedere con gli scopi per i quali il contributo è stato erogato”. Come anche nel caso degli stand e i gazebo allestiti “alla manifestazione ‘Italia 5 Stelle’ tenutasi ad Imola”.

BREXIT, MELONI: "SONO STATA IN INGHILTERRA, A DUBLINO"

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano:


Brexit, gaffe della Meloni: “Certo che sono stata in Inghilterra, a Dublino”. Poi lite con Severgnini


“Certo che sono stata in Inghilterra: a Dublino…”. Gaffe di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante il suo intervento a “Otto e mezzo” su La7. Rispondendo alla domanda del giornalista Beppe Severgnini (“Quando è stata in Inghilterra, ma non a Londra?”), Meloni va, infatti, in confusione. “A Londra molto spesso”, risponde subito e poi aggiunge: “Ultimamente sono stata a Dublino e in Scozia”. Severgnini le fa, quindi, notare che Dublino e la Scozia non si trovano in Inghilterra ma nel Regno Unito. “Sì, le chiedo scusa, ha ragione, mi sono sbagliata”, chiude la Meloni.

sabato 25 giugno 2016

Crozza nel Paese delle Meraviglie - IL PAESE DELLE MERAVIGLIE: CORRUZIONE

"Nel 2011, il Comune di Vicenza ha emesso un Bando per assumere 7 bidelli. Tra i requisiti richiesti, c'era l'assenza di condanne penali e di procedimenti penali in corso: in Parlamento abbiamo più di 120 persone che non hanno i requisiti per fare i bidelli...". http://ift.tt/1wotvPt

Marco Travaglio Storia della corruzione Italiana

Un esilarante travaglio ripercorre la storia dei nostri processi. La cosa che mi fa più incazzare e che i politici nei processi lasciano intendere: ma le sembra che io mi venda o rubi quei quattro spiccioli!? Io avrei rubato molto di più! Che linea difensiva di merda!

Renzi a San Pietroburgo, smorfie e cellulare all’incontro con Putin (video)

Sindaci, assessori, consiglieri. Ecco gli amministratori "Sotto tiro"

L'Espresso pubblica:

Una minaccia ogni 18 ore. L'associazione Avviso Pubblico nel 2015 ha contato quasi 500 casi. Da Sud a Nord primi cittadini, politici locali, dirigenti comunali rischiano la vita per la democrazia. E molto spesso i colpevoli restano impuniti.


Sindaci, assessori, consiglieri. Ecco gli amministratori Sotto tiro Palma di Montechiaro hanno un problema serio. Il sindaco minacciato. A Licata, sud della Sicilia, Angelo Cambiano porta avanti una battaglia contro l'abusivismo. Finito pure lui nel mirino. Sui Nebrodi, il presidente del parco, Giuseppe Antoci, è stato vittima di un agguato terribile: colpi di fucile nel cuore della notte nonostante la scorta. I colpi sono stati fermati dalla blindatura dell'auto.

Potremmo continuare per pagine e pagine. Non passa giorno in cui almeno un sindaco, un assessore, un consigliere comunale, non subisca una minaccia. Lettere, proiettili, offese, incendi e molto altro, che mettono a rischio la vita di chi ha deciso di impegnarsi per la comunità. “Amministratori sotto tiro”, li definisce Avviso Pubblico, l'associazione che riunisce gli enti locali contro mafia e corruzione.

 Un'intimidazione ogni 18 ore, una media di 40 intimidazioni al mese. Per un totale, nel 2015, di 479 atti di minaccia rivolti a funzionari pubblici e rappresentanti politici che guidano i municipi d'Italia. L'aumento rispetto all'anno precedente, è del 33 per cento