giovedì 29 settembre 2016

"PARENTOPOLI" NELLE UNIVERSITA' ITALIANE: 11% I CASI DI OMONIMIA TRA I DOCENTI

Si parla di settemila casi di cognomi uguali, su un totale di 61mila docenti. E il dato non tiene conto delle parentele in linea materna.

University, Lecture, Campus, EducationSi legge sul sto di Repubblica che, secondo una ricerca di alcuni anni fa sulla situazione del "nepotismo" negli atenei italiani, su un totale di circa 61mila docenti universitari erano ben settemila i casi di omonimia: più dell'11%. Non solo: duemila di questi cognomi si ripetevano più di due volte. Statisticamente le omonimie avrebbero dovuto essere meno della metà di quelle registrate, quindi si trattava di un'evidente anomalia.

Quella ricerca fu la prova di una situazione che, in Italia, vede le cattedre di docenza tramandarsi ormai di generazione in generazione, da padre (o madre) a figlio, sbattendo così le porte in faccia a tutte le persone qualificate che vorrebbero intraprendere la carriera della docenza. E che, invece, spesso si trovano costrette a cercare lavoro all'estero. Un caso su tutti è l'Università di Bari, che fu sede di un grosso scandalo "parentopoli" per via di otto esponenti di una stessa famiglia impiegati all'interno della stessa facoltà,  e dove attualmente cinque dipartimenti sono guidati da parenti.

Ma lo stesso avviene anche in altri atenei, come Milano, o Palermo, e ormai sono molte anche le modalità che consentono di raggirare i cosiddetti codici etici, che dovrebbero impedire la presenza di membri della stessa famiglia all'interno di uno stesso dipartimento.

D'altra parte, l'impunità è di solito la conclusione delle inchieste condotte dalla magistratura su questo fenomeno. Ci sono le segnalazioni, le inchieste, gli interrogatori, le testimonianze, ma alla fine i tempi si dilatano e tutto cade in prescrizione. E i docenti imparentati tra loro mantengono il loro posto in ateneo.
Basta ricordare il caso del Policlinico di Bari, quando, nel 2007, fu scoperto  nell'ufficio di un professore una lista di 16 concorsi banditi da dieci atenei italiani per posti da ordinario e associato. La lista era corredata da nomi e cognomi dei vincitori e nomi degli "sponsor". L'inchiesta partì, ma, otto anni dopo, tutto venne archiviato per prescrizione dei reati.
Sempre a Bari, nel 2004 vi fu un altro scandalo nel dipartimento di cardiologia, che portò a una serie di arresti, ma che pure si concluse con la prescrizione 12 anni dopo.
Un altro caso ancora, sempre a Bari, è quello del dipartimento di giurisprudenza:  intercettazioni telefoniche e sequestri di documenti avevano portato alla luce il solito scambio di cattedre tra docenti di diritto costituzionale, pubblico comparato ed ecclesiastico. Gli indagati furono sessanta, tra cui alcuni dei principali giuristi italiani e taluni saggi chiamati dall'allora presidente della Repubblica Napolitano per modificare la Costituzione. A più di sette anni dall'inizio delle indagini, alcuni fascicoli sono stati archiviati, molti prescritti, altri trasmessi per competenza in altre procure d'Italia. Non c'è stata nemmeno una richiesta di rinvio a giudizio.

mercoledì 28 settembre 2016

BOLOGNA: DEPOSITO ABUSIVO DI ALCOLICI SCOPERTO IN UN APPARTAMENTO

Le birre erano stoccate all'interno di un appartamento della zona universitaria

La Polizia Municipale ha scoperto un deposito abusivo di alcolici, destinati ad essere venduti illegalmente nella zona universitaria di Bologna, all'interno di un alloggio sito in via Acri, a pochi passi da Piazza Verdi. Come si legge su ANSA, la gestire il deposito illegale era, secondo quanto ricostruito, un cittadino del Bangladesh di 36 anni, in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Bottles, Becks, Beer, Caps, Case Of BeerL'uomo è stato sanzionato con una multa di 8.000 euro per violazione della normativa sul commercio e della normativa sanitaria in materia di vendita di bevande e alimenti; le 400 bottiglie di alcolici sono state poste sotto sequestro.

Il Comune di Bologna rende noto che l'intervento della Polizia Municipale ha consentito di smantellare 'un vero e proprio quartier generale' che riforniva venditori abusivi di alcolici della zona universitaria.
Ad insospettire la Polizia è stato un continuo via vai di persone che si recavano dalla piazza all'alloggio in via Acri.
 

mercoledì 21 settembre 2016

L'AQUILA: SEQUESTRATI BENI PER UN MILIONE DI EURO A UNA FAMIGLIA "NULLATENENTE"

Le indagini sono partite dai sospetti sul tenore di vita condotto dalla famiglia, che risultava "senza reddito"

Risultati immagini per guardia di finanzaRisultavano privi di reddito, ma vivevano in ville faraoniche con piscine, statue, arredi di lusso: i sei membri di una famiglia abruzzese, legata al clan Casamonica, conducevano un tenore di vita che ha insospettito le forze dell'ordine.

Dopo una serie di indagini e un blitz di prima mattina, alla ricerca di armi, droga e denaro illecito con l'ausilio delle unità cinofile, l'operazione "Game Over" si è così conclusa con il sequestro, da parte della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, di alcuni immobili, terreni e autovetture, per un valore totale di un milione e 210mila euro.

Sotto sequestro anche rapporti finanziari accesi presso Poste Italiane S.p.a. e rapporti finanziari accesi presso varie Banche.

Dall'indagine pare sia anche risultato come i beni posseduti dalla famiglia fossero frutto in realtà di attività illegali.


IMMIGRATI: TRUFFA AL FISCO PER TRE MILIONI DI EURO

L'operazione Easy Credit della Guardia di Finanza scopre mille dichiarazioni dei redditi falsificate, con la complicità di un CAF

Treviso - Dopo una serie di indagini, che hanno interessato anche un Centro di assistenza fiscale (Caf) di Bologna, le Fiamme Gialle hanno smascherato un giro di false dichiarazioni che portavano nelle tasche di cittadini extra comunitari crediti IRPEG non dovuti.

Risultati immagini per cafIn base a quanto riportato dal quotidiano Il Giornale, gli immigrati si rivolgevano, per la dichiarazione dei redditi, al sopra citato CAF di Bologna, dove il responsabile, in cambio di un compenso, riusciva a raggirare il sistema di controllo informatizzato e a far risultare somme a credito a favore dei dichiaranti.
Nel modello 730 delle persone coinvolte risultavano familiari a carico e residenti all'estero, figli in affidamento o parenti disabili, tutti in realtà non esistenti, per i quali i dichiaranti avevano diritto a detrazioni.

Pare che questa pratica andasse avanti da alcuni anni. Ad insospettire i finanzieri è stato il fatto che gli immigrati, anziché rivolgersi ai centri di Assistenza di Treviso, chiedevano tutti l'assistenza del compiacente CAF di Bologna.



sabato 17 settembre 2016

CROCIERE E GIOIELLI PAGATI CON I SOLDI DEI LAVORATORI: SOTTO ACCUSA VERTICI DELLA UIL

Secondo le indagini, spese per vacanze, crociere e monili sarebbero state pagate da conti UIL, e con causali poco chiare.

Sea, Cruise, Travel, Cruise ShipSecondo la notizia pubblicata da Il Fatto Quotidiano online, alcuni rappresentati del sindacato UIL sono accusati di appropriazione indebita per avere pagato una crociera, per loro e per alcuni accompagnatori, un soggiorno in un villaggio vacanze il Toscana, e l’acquisto di gioielli Swarovski con bonifici eseguiti dai conti del sindacato e con carta di credito intestata UIL.

Gli accusati respingono le accuse. Uno di loro ha dichiarato che le crociere servivano come occasione per discutere in maniera approfondita, e per un periodo iterato, di temi importanti quali il l blocco dei contratti del pubblico impiego e le politiche previdenziali dei governi in carica.
Foto: Pixabay

ROMA, SGOMINATA LA BANDA DELLE TRUFFE ONLINE

Le indagini hanno svelato che l'organizzazione criminale aveva la sua base in Romania, ma operava con il supporto di una donna italiana 

Pubblicavano online annunci di vendita di dispositivi tecnologici quali laptop, smartphone e tablet, a prezzi molto vantaggiosi. Gli articoli risultavano disponibili in Italia, anche grazie al contributo di una complice italiana che inseriva gli annunci in rete e seguiva le trattative con i potenziali clienti.

Tablet, Smartphone, Laptop, Hard DriveI prodotti ovviamente non arrivavano a destinazione, ma la falsa compravendita era anche una buona scusa per procurarsi le fotocopie di documenti delle vittime della truffa, ai quali venivano intestate delle carte di credito ricaricabili. Su queste finivano i proventi delle truffe, si parla di circa 5000 euro al mese.

Le indagini sono ancora in corso, e riguardano anche alcuni negozi che avrebbero fornito un alto numero di SIM utilizzate per portare a termine le truffe.




PROCREAZIONE ASSISTITA A PAGAMENTO: MEDICO PADOVANO ACCUSATO DI CONCUSSIONE

Ex primario di Pieve di Cadore condannato a 5 anni per avere dato precedenza alle coppie disposte a pagare 

Doctor, Medical, Medicine, HealthEra accusato di concussione, corruzione aggravata e interruzione di pubblico servizio il medico 67enne, ex primario di Ostetricia e Ginecologia di Pieve di Cadore, che secondo l'accusa aveva accettato di "accorciare" le liste d'attesa per la procreazione assistita per quelle coppie disponibili a pagare una "tangente".

I giudici del Tribunale di Belluno hanno ora condannato l'uomo a cinque anni e sei mesi di reclusione per induzione indebita a "dare o promettere utilità".
 Foto: Pixabay

giovedì 15 settembre 2016

MALASANITÀ IN LOMBARDIA: IL DOSSIER CHE RACCOGLIE I CASI PIÙ ALLARMANTI

Appalti truccati, false fatturazioni, pazienti fantasma. Ne emerge un quadro allarmante, e a rimetterci sono soprattutto i malati.

Stetoscopio, Doctor, MedicoSono raccolti in un verbale di 75 pagine i casi di corruzione e malasanità in cui si vedono coinvolti gli ospedali di mezza Lombardia.
 Tra questi, come riportato dal quotidiano online Corriere.it, un caso di appalti truccati per cure dentarie, con un giro di denaro di 34 milioni di euro all'anno. Ma anche, pazienti che avrebbero avuto diritto alle cure gratuite, ma che invece sono stati dirottati verso strutture private, trovandosi a pagare parcelle salate per interventi a pagamento. E ancora, medicazioni e prestazioni mediche effettuate senza alcuna necessità, solo allo scopo di presentare la fattura al paziente; e malati inesistenti, inventati ad hoc solo per giustificare la fatturazione ai danni delle casse pubbliche. A questo si aggiungono preventivi artefatti, ticket pagati inutilmente, materiali sanitari di bassa qualità.
Foto. Pixabay




RITIRA L'AUTO DOPO LE RIPARAZIONI, MA INIZIA A RICEVERE MULTE SOSPETTE

Il proprietario aveva lasciato la vettura al carrozziere, un amico, Le multe ricevute in seguito risalivano proprio al periodo in cui l'auto era in riparazione.


Auto Distrutta, Incidente, CollisionePerugia - Aveva lasciato la macchina da carrozziere, che peraltro era un amico, dicendogli di tenerla per tutto il tempo necessario. Poco tempo dopo, si era ripresentato in officina, aveva ritirato la vettura ed era tornato a casa soddisfatto della riparazione.

Peccato che, poco tempo dopo, l'uomo ha iniziato a ricevere strane molte: strane perchè erano tutte risalenti al periodo in cui l'auto era, o avrebbe dovuto essere, ferma nell'officina del meccanico. Il proprietario è tornato dall'amico carrozziere per chiedere chiarimenti: a quel punto, il meccanico ha confessato che aveva dato l'auto a un altro cliente come "vettura sostitutiva". Purtroppo, però, non ricordava esattamente il nome di questo cliente.

A questo punto, il proprietario si è rivolto alla Polizia e ha sporto denuncia.
Foto: Pixabay


mercoledì 14 settembre 2016

BRINDISI, 33 A PROCESSO PER LA TRUFFA DEI FALSI INCIDENTI

Le indagini avviate otto anni fa, in seguito a una denuncia presentata da una Compagnia di Assicurazioni

Secondo quanto si legge su Repubblica, 33 persone a Brindisi sono accusate di aver preso parte a una maxi truffa di falsi incidenti stradali. Tra essi, i membri di un'intera famiglia.

Crash, Auto, Incidente D'Auto, IncidenteGli imputati avrebbero inscenato dei falsi incidenti automobilistici allo scopo di truffare le compagnie assicurative e ricevere i soldi del risarcimento.
Le indagini scattarono nel 2008 proprio in seguito a una segnalazione di una delle Compagnie assicurative, che rilevò alcune anomalie nei sinistri dichiarati: i nomi delle vittime coinvolte, infatti, erano sempre gli stessi, ed oltretutto appartenevano a persone imparentate tra loro. Inoltre, per nessuno dei presunti incidenti era stato richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
La compagnia si rivolse così a degli investigatori privati, che permisero di scoprire che i sospetti degli assicuratori erano fondati.

Le richieste del pubblico ministero vanno da un minimo di uno a un massimo di tre anni e due mesi per ciascuno degli accusati.
A parte il caso specifico sopra riportato, pare che a Brindisi i processi in corso per truffa alle assicurazioni riguardino in totale circa 200 persone.

lunedì 12 settembre 2016

MALATTIE SOSPETTE E GUARIGIONI MIRACOLOSE PER 160 CONDUCENTI ATAC

Indagine sui 160 certificati di inidoneità al lavoro presentati da autisti di bus e metro dell'Azienda romana

Italia, Roma, Costruzione, AntiquariatoE' senza dubbio una guarigione miracolosa quella di cui hanno beneficiato ben 160 autisti della municipalizzata di Roma, precedentemente dichiarati temporaneamente inidonei al lavoro. Oltre che miracolosa, è stata anche molto rapida, visto che ha richiesto soltanto una semplice visita dal medico.

Come riporta il sito web de Il Corriere, Il rapido e sorprendente recupero delle condizioni di salute è stato la conseguenza di un'indagine voluta da ATAC per fare luce sulle presunte condizioni di inabilità dei lavoratori.

La vicenda nasce da un esposto dell'Azienda municipalizzata romana che, per via dell'alto numero di certificazioni di temporanea inidoneità ricevute, ha deciso di capire se si trattasse di malattie vere o presunte. La procura ha quindi aperto un'inchiesta sulle effettive condizioni di salute dei conducenti, che grazie ai certificati presentati erano stati destinati agli uffici amministrativi. Per alcuni di loro, lo stato di inabilità all'attività di conducente era addirittura permanente, e non temporaneo.

In seguito all'improvvisa guarigione, i dipendenti sono ora pronti a riprendere il ruolo di autista di autobus o della metro o di ausiliari del traffico. L'Atac ha comunque denunciato i 160 dipendenti, nella convinzione che alcuni di loro abbia imbrogliato sul proprio stato di salute per evitare di essere destnati alla guida dell’autobus.

Accanto a questa, è in corso un'altra indagine, che vede questa volta l’Atac sotto accusa per presunte lesioni ai danni di quaranta conducenti. In questo caso si tratta di dipendenti le cui malattie professionali sono accertate; l’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che tali malattie siano state causate dalla cattiva manutenzione dei mezzi di trasporto.
Foto: Pixabay

SEQUESTRATI A NAPOLI PIÙ DI 100 KG DI PRODOTTI ITTICI AVARIATI

Maxi sequestro a Casoria, la Guardia Costiera requisisce un carico di pescato in cattivo stato di conservazione



Pesce, Fischer, Di Pesce, Ocean, MercatoDurante un controllo, la Guardia Costiera di Napoli ha effettuato un maxi sequestro di 125 kg di prodotti ittici congelati. Il carico, destinato al mercato alimentare, si è rivelato in cattivo stato di conservazione, e quindi privo dei requisiti minimi di edibilità e molto pericoloso per la salute.

Un controllo da parte dell'ASL ha inoltre permesso si rintracciare e sequestrare grandi quantità di prodotti ittici sotto misura rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, e privi dei requisiti di rintracciabilità ed etichettatura richiesti dalla legge.

Foto: pixabay


sabato 10 settembre 2016

AMIANTO: SEQUESTRATE 20 TONNELLATE DI RIFIUTI CONTAMINATI

Denunciato il titolare di una ditta di stoccaggio di Rovereto.

Spazzatura, Discarica, Camion, SitoSecondo quanto riportato dal quotidiano online L'Adige.it, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Trento, dopo aver compiuto una serie di indagini condotte insieme ai colleghi di Brescia, hanno denunciato il titolare di una ditta di stoccaggio di rifiuti, con l'accusa di avere inviato più di 20 tonnellate di rifiuti contaminati da amianto a una discarica in Germania.

Il carico di rifiuti proveniva da una bonifica di amianto nel bresciano, e non era né imballato né classificato propriamente, come invece previsto dalla legislazione vigente. 

La polizia tedesca, che collabora da tempo con i carabinieri, all'arrivo del carico ha effettuato un'ispezione, verificando la presenza non solo di amianto, ma anche rifiuti di diversa natura che non potevano essere smaltiti in quella discarica.

Ricordiamo che la legislazione in materia di smaltimento di rifiuti ha una base comune europea, ed esistono accordi di cooperazione bilaterale finalizzati a prevenire ed individuare la movimentazione di carichi clandestini.
Foto: pixabay


ROMA, CHIUSO UN OSTELLO ABUSIVO IN ZONA COLOSSEO


Colosseo, Roma, Italia
Il dormitorio era gestito da un trentenne indiano che esercita l'attività senza alcuna autorizzazione amministrativa.

Gli agenti della polizia di Roma, nel corso di un controllo, hanno verificato che l'ostello ubicato in pieno centro città, zona Colosseo, era totalmente abusivo.

Secondo quanto riportato da Repubblica, il dormitorio, composto di nove posti letto, al momento del controllo ospitava quattro persone, le quali hanno confermato agli agenti di aver pagato 20 euro al giorno per la permanenza nel locale.

Per questo motivo, al quale si aggiunge la totale mancanza dei requisiti igienici necessari, il Questore ha disposto la chiusura dell'ostello ed ha comminato una sanzione al gestore per esercizio abusivo della attività.

Uno dei clienti, un turista di nazionalità brasiliana, aveva fatto una segnalazione sulla pagina Facebook della Questura di Roma, denunciato un ammanco di circa 500 euro sulla propria carta di credito in seguito al soggiorno nella struttura.
Foto: Pixabay

VERTICI MENARINI CONDANNATI PER FRODE ALLO STATO

Presidente e Vicepresidente della Società Farmaceutica condannati a 10 e 7 anni dal tribunale di Firenze. Sequestrato anche un miliardo su conti esteri.



Farmaci, Denaro, Cura, CompresseCondanna a 10 e sei mesi per Lucia Aleotti, presidente dell'azienda farmaceutica Menarini, e a 7 anni e sei mesi per il fratello Alberto Giovanni, vicepresidente. L'accusa, secondo quanto riportato da TgCom24, è quella di evasione fiscale, riciclaggio e corruzione. Ai due imputati è anche stato confiscata una somma pari a un miliardo di euro. Per i due fratelli Aleotti è anche stata decretata l'interdizione dai pubblici uffici.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 1984 al 2010 Alberto Aleotti avrebbe acquistato i principi attivi per i farmaci per mezzo di società estere fittizie, con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci attraverso false fatturazioni. Il tutto è risultato in una truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale, che rimborsava medicinali con prezzi "gonfiati". Il danno totale per le casse dello Stato è di 860 milioni di euro.

venerdì 9 settembre 2016

ANCI SICILIA: LA CRISI DEGLI ENTI LOCALI, SEMPRE PIU' COMUNI IN DISSESTO

pubblicato da: livesicilia.it

Il Tempo È Denaro, Monete, Valuta, EuroPALERMO - "Avevamo già denunciato la drammatica situazione finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani.  Infatti, in base agli stessi dati dell'assessorato Autonomie locali al 16 giugno di quest'anno, 300 Comuni non avevano ancora deliberato il Rendiconto di Gestione Finanziaria 2015 e 347 Comuni non avevano ancora approvato il Bilancio di Previsione 2016 e adesso tutto ciò viene tristemente confermato dai dati peggiori degli ultimi decenni".Alzano la voce Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia. "Dall'inizio dell'anno ad oggi - aggiungono -, da un lato ben 6 Comuni (Acate, Barrafranca, Carini, Casteltermini, Mussomeli e Scaletta Zanclea) hanno già formalizzato il dissesto finanziario e numerosi altri si apprestano a farlo nelle prossime settimane. E, d'altro, svariate decine hanno già fatto o stanno per fare ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243 bis e ter del Testo Unico degli Enti locali".

Secondo Orlando e Alvano il rischio è che la "crescita esponenziale di comuni strutturalmente deficitari nel 2016" possa ancora "aumentare nei prossimi mesi. La situazione è ancora più grave se si pensa che vi sono anche moltissimi Comuni che negli anni precedenti avevano dichiarato dissesto o fatto ricorso alla procedura di riequilibrio e che, alla luce della situazione attuale, si trovano oggi nella condizione di non poter rispettare gli impegni presi. Forse però non vi è ancora la dovuta attenzione - proseguono i due - al fatto che la situazione di gravissima crisi finanziaria che attraversano gli enti locali siciliani, più volte denunciata dalla nostra associazione, sta giorno dopo giorno prendendo forma in maniera eloquentissima, viene testimoniata dalle analisi dalla Corte dei Conti e confermata dai dati dallo stesso assessorato delle Autonomie locali".
Continua a leggere su livesicilia.it

DENUNCIATI DUE TRENTINI CON DIAMANTI FALSI

Operazione dei Carabinienri di Cles

pubblicato da: www.ANSA.it

. © EPA(ANSA) - TRENTO, 8 SET - Denunciati dai carabinieri di Cles due trentini di 60 e 42 anni con l'accusa di avere tentato di vendere in val di Non alcuni zirconi spacciandoli per diamanti.
    Secondo quanto ricostruito dagli investigatori i due, già conosciuti dalle forze dell'ordine, avrebbero acquistato brillanti di piccolo taglio presso una gioielleria vicentina.
    Negli astucci in pelle realizzati dall'orafo per confezionare le pietre, custodie recanti il nome della gioielleria, erano state poi collocati piccoli scrigni, apparentemente sigillati, con al loro interno pietre rassomiglianti ad importanti diamanti. Il tutto certificato da un attestato analogo a quello rilasciato da un noto istituto gemmologico internazionale. I carabinieri però si sono messi sulle tracce dei due presunti truffatori e li hanno fermati a Cavareno assieme ad una terza persona che, secondo l'accusa, avrebbe dovuto ricevere le pietre di scarso valore per poterle vendere a qualche acquirente della zona ad un prezzo più alto di quello pagato per procurarseli e così ricavarne un tornaconto. I carabinieri hanno sentito il gioielliere vicentino, che ha venduto i brillanti di poco valore ai presunti truffatori, e il personale dell'istituto gemmologico e sono arrivati alla conclusione che invece di diamanti preziosi si trattavano di pietre di zirconia e moisanite. Da qui la denuncia per tentata truffa.
    I carabinieri che qualche finto brillante possa essere stato già piazzato. Per questo invitano coloro che nel più recente passato, ritenendo di avere concluso un affare, avessero comperato pietre preziose dalle mani di occasionali venditori a rivolgersi alla stazione di Cavareno.

OLTRE 180 DENUNCIATI AL RAVE PARTY ABUSIVO

I carabinieri hanno fatto irruzione all'alba di domenica nell'area demaniale dove era stata organizzata la festa

pubblicato da: www.ilrestodelcarlino.it

Il maxi blitz è dei carabinieriCastel di Casio (Bologna), 9 settembre 2016 - Un rave party a tutti gli effetti, con tanto di decine di denunce. Così è terminata la festa abusiva domenica mattina all'alba, quando i carabinieri della stazione di Castel di Casio hanno denunciato 185 giovani, provenienti da tutta Italia, per invasione di terreni. I militari avevano individuato il rave durante un controllo del territorio eseguito all’interno di un’area demaniale situata in località Molino di Nanni di Castel di Casio.

Tra i partecipanti all’evento, abusivamente organizzato da un 25enne di Bastiglia (Modena) e un 27enne di Bologna, anche alcuni minorenni (16-17 anni) giunti sul posto con amici, molti dei quali gravati da precedenti di polizia specifici e per reati in materia di sostanze stupefacenti.


LAVORO, LICENZIAMENTO IN AUMENTO DEL 7,4 PER CENTO

I dati del Ministero sul secondo trimestre 2016, un milione e mezzo di cessazioni dovute alla fine di contratti a tempo determinato. In crescita dell'8 per cento le chiusure di contratto promosse dai datori di lavoro. Le assunzioni a tempo indeterminato in calo del 29 per cento

pubblicato da: www.repubblica.it

Lavoro, licenziamenti in aumento del 7,4 per centoRoma. Nel secondo trimestre del 2016 sono state registrate 2,45 milioni di attivazioni di contratti  a fronte di 2,19 milioni di cessazioni. La maggioranza delle cessazioni sono dovute al termine del contratto a tempo determinato (1,43 milioni). Tra le altre uscite sono aumentate quelle promosse dal datore di lavoro (+8,1%) mentre si sono ridotte quelle chieste dal lavoratore (-24,9%). In particolare sono aumentati i licenziamenti (+7,4% sul secondo trimestre 2015).  Così certificano le comunicazioni obbligatorie pubblicate dal ministero del Lavoro.

Nel periodo i licenziamenti sono stati 221.186, 15.264 in più rispetto al secondo trimestre 2015. Sono invece diminuite le chiusure di contratto dovute alla cessazione dell'attività del datore di lavoro (-10,3%). Tra le cessazioni richieste dal lavoratore sono in calo considerevole sia le dimissioni (293.814, pari a  -23,9%) sia i pensionamenti (13.924 , -41,4%).Per le donne le uscite per pensionamento sono crollate (-47%), probabilmente anche a causa della stretta sui requisiti per la pensione di vecchiaia scattati quest'anno. Un calo ancora più consistente si era registrato nel primo trimestre con le cessazioni per dimissioni per pensionamento delle donne ferme a 3.169 (-64,9%).

 La forte riduzione degli incentivi fiscali legate alle assunzioni stabili ha determinato anche un deciso calo negli ingressi  a tempo indeterminato. Nel secondo trimestre del 2016 le attivazioni di contratti di tale tipologia  sono state 392.043, il 29,4% in meno rispetto all'anno scorso (-163.099). I rapporti di lavoro a tempo indeterminato cessati sono stati 470.561, -10% rispetto allo stesso periodo del 2015.Il dato, a differenza di quello dell'Inps, tiene conto di tutto il lavoro dipendente compresi domestici, agricoli e p.a e anche dei contratti di collaborazione.
Leggi intero articolo su www.repubblica.it

giovedì 8 settembre 2016

CONCORSO A CATTEDRA. ANIEF: "SIAMO ALLA TRUFFA, NON CI SONO PIU' I POSTI PER LE ASSUNZIONI"

Anief – Il tormentato concorso a cattedra del 2016 assume le sembianze della truffa. Perchè agli innumerevoli problemi che lo hanno contraddistinto, ora si aggiunge la beffa finale: mancano i posti su cui attuare le assunzioni.

pubblicato da: www.orizzontescuola.it

item-thumbnailNella lista delle disponibilità per le immissioni in ruolo da svolgere entro il prossimo 15 settembre, pubblicata oggi dal Ministero dell’Istruzione, mancano le disponibilità. Il Miur ha evidentemente dimenticato di accantonarle e di tenere conto delle assunzioni previste dal bando di concorso pubblicato il 23 febbraio scorso. È probabile che quei posti siano stati utilizzati per tamponare il caos estivo sulla nuova mobilità su ambiti territoriali. Cosa significa tutto questo? Se la stessa situazione si ripeterà nel prossimo biennio, i vincitori del concorso perderanno l’immissione in ruolo.

A titolo di esempio, ecco cosa è accaduto ai vincitori del concorso nel Lazio della disciplina d’insegnamento di Geografia nella scuola superiore di secondo grado (oggi A021, ex A039): i posti messi a bando erano 7, ma in nessuna provincia laziale (Roma, Rieti, Frosinone, Latina e Viterbo) c’è un posto disponibile. I vincitori dovranno attendere il 2017. E sperare. Ridotte al lumicino risultano, poi, le possibilità che possano essere assorbiti i docenti reputati idonei (il 10 per cento). E la stessa beffa è stata riservata a migliaia di altri docenti sparsi per la Penisola italiana.

“Questo significa – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – che molti dei vincitori di quel 25 per cento delle commissioni che hanno terminato le operazioni, tra mille polemiche e con costi per l’erario non indifferenti, rimarranno al palo. E se lo stesso avverrà nei prossimi due anni, decadranno pure come vincitori. Con il nuovo concorso, previsto nel 2019, perderanno infatti pure diritto all’immissione in ruolo, costringendo il ‘povero’ docente a recarsi al giudice del lavoro”. Continua a leggere su orizzontescuola.it

PICCHIATO DAL PARCHEGGIATORE ABUSIVO DOPO IL RIFIUTO DI PAGARE 3 EURO

In manette un algerino di 41 anni, su cui pendeva già un decreto di espulsione. Caccia ai due complici

Pubblicato da: www.lasicilia.it

Picchiato selvaggiamente dal parcheggiatore abusivo dopo il rifiuto di versare 3 euro
Non paga il parcheggiatore abusivo e questi, insieme a due complici, lo picchia selvaggiamente. In manette per concorso in rapina aggravata è finito un algerino di 41 anniincensurato, senza fissa dimora e con in atto l’espulsione dal territorio nazionale. Tutto è cominciato intorno alla mezzanotte, quando i poliziotti si sono recati al pronto soccorso del Vittorio Emanuele dopo la segnalazione di una persona aggredita da parcheggiatori abusivi.

La vittima ha raccontato di avere parcheggiato intorno alle 22.30 la propria auto auto in via Spadaccini, ricevendo subito una richiesta di dazione di 3 euro da un parcheggiatore abusivo di nazionalità nordafricana. Al suo ritorno, circa un’ora dopo, veniva avvicinato dal medesimo parcheggiatore che, nel ribadire la richiesta di denaro gli ha sfilava dal portafogli l'unica banconota da 5 euro ivi contenuta. Sceso dall'autovettura per riappropriarsene, il giovane veniva percosso al volto e all'addome dal malvivente, mentre veniva bloccato da due suoi complici, parimenti nordafricani. Uno è stato subito identificato in Ben Achibani e rintracciato in via Spadaccini. L’uomo è stato arrestato, il fermo è stato convalidato dal pm che lo ha rimesso in libertà.

TRUFFA TELEFONICA: COSI' TI CAMBIANO IL CONTRATTO A TUA INSAPUTA

La segnalazione viene direttamente dalla Polizia di Stato

pubblicato da: www.quifinanza.it

Telefono, VecchioL’account social della Polizia di Stato mai come in questo periodo sta risultando prezioso per individuare i truffatori che si moltiplicano all’avanzare delle tecnologie. L’ultimo caso, del quale la Polizia sull’account Facebook “Una Vita da Social” ha dato notizia negli ultimi giorni, è squisitamente “antica” esche sfrutta il telefono. Vediamo di cosa si tratta.

LA CONVERSAZIONE – Attraverso conversazioni telefoniche il finto operatore richiede all’utente i dati necessari che poi gli serviranno ad operare il cambio gestore, naturalmente alla totale insaputa del titolare del contratto. La presunta società che contatta l’utente afferma di occuparsi della fatturazione delle bollette di gas ed energia. Nel contattare i clienti li informa di aver riscontrato un prezzo troppo elevato, offrendo loro una tariffa più conveniente e valida per tutto il 2016, il 2017 e attivabile dal mese immediatamente successivo. Per concludere l’operazione si richiede che siano trasmessi i dati di una bolletta.

IL CODICE RUBATO – La bolletta diventa strumento della truffa. All’individuazione del codice identificativo “POD” per la bolletta dell’energia elettrica e “PDR” nel caso del gas l’operatore sarà in grado di effettuare il cambio senza che l’utente l’abbia mai richiesto. Tuttavia la sola registrazione della telefonata rischia di essere un elemento utile a confermare la richiesta da parte dell’utente. Ecco come.

RISPONDERE ‘SI’ COSTA CARO – Le telefonate difatti iniziano con la classica richiesta “E’ lei il signor/la signora…”. Occhio a rispondere di “Sì” perchè quel consenso viene utilizzato – in registrazioni falsificate – per confermare il contratto in maniera truffaldina.

Il consiglio per evitare di ricadere nel tranello è – prima ancora di rispondere di sì e confermare le proprie generalità – di richiedere chi parla dall’altro capo. Sarà banale, ma le regole più antiche valgono ancor di più in tempi di crisi, quando le truffe proliferano.

"FRODE CAROSELLO" SCOPERTA DALLE AUTORITA': 35 INDAGATI, SEQUESTRO DA 11 MILIONI

Società cartiere e triangolazioni finanziarie in Italia e all’estero: il sodalizio importava prodotti informatici e casalinghi.

pubblicato da: it.blastingnews.com

I militari della guardia di finanzaFrode fiscale per un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro: indagate dalla Procura della Repubblica di Napoli 35 persone, sequestrati dalla guardia di finanza immobili e quote societarie per oltre 11 milioni di euro. È questo il bilancio di un’operazione scattata ieri mattina quando i militari del I Gruppo partenopeo, guidati dal colonnello Salvatore Salvo Issmi, hanno eseguito un’ordinanza del gip del Tribunale di Napoli.

La frode carosello: gli obblighi contabili su aziende di comodo

Si tratterebbe della cosiddetta “frode carosello”, scoperta dalle autorità nell’ambito di una più ampia indagine su un’associazione a delinquere. Il sodalizio, insomma, che avrebbe avuto ramificazioni in tutto il territorio nazionale, avrebbe utilizzato aziende poi risultati semplici “#cartiere” per importare numerosi prodotti. È su queste società “interposte”, amministrate o di proprietà di personaggi di comodo, che sarebbero ricaduti gli obblighi fiscali, contabili, dichiarativi e di versamento ma che puntualmente non vi assolvevano. Una triangolazione che avrebbe permesso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, da cui l’enorme #frode fiscale. Il modus operandi avrebbe permesso agli indagati di importare e commercializzare prodotti informatici, materiali plastici, casalinghi, articoli per tabaccheria e per fumatori, carta per ufficio, carta fotografica, bobine di film estensibile.
Continua a leggere su it.blastingnews.it

ASSEGNI FALSI PER FERIE DA SOGNO: FAMIGLIA CONDANNATA

Prima la Spagna e poi l’Egitto. Tra i beni truffati anche auto e mobili

pubblicato da: www.ilrestodelcarlino.it

Assegni protestati per pacchetti viaggio in Spagna ed EgittoRavenna, 8 settembre 2016 - C'è chi farebbe carte false per potere andare in vacanza in un posto da sogno. Alla lettera, almeno per quanto riguarda una famiglia condannata proprio per avere pagato con assegni protestati due pacchetti viaggio in località da favola. Il primo per tre persone – padre, madre e figlio – a Lloret de Mar, in Spagna, per un totale di oltre 2.000 euro. E l’altro a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per sei persone (loro più alcuni amici) per un totale di ben 6.000 euro.

Un periodo davvero gioioso quello della famiglia in questione – due quarantenni di origine napoletana da tempo residenti a Ravenna – citata a giudizio per truffa e falso non solo per per quei viaggi acquistati (e mai pagati) da un’agenzia ravennate, ma anche per autovetture negoziate con assegni mai autorizzati dalle banche. Siamo nel periodo che va dall’estate 2011 alla primavera 2012, e nella lista stilata dall’accusa figurano una Bmw da 16.500 euro e una Toyota Yaris da 15.000 euro.

In totale il decreto di citazione vede 17 differenti contestazioni distribuite su sette persone difese dagli avvocati Saverio Caruccio, Francesca Miccoli e Monia Socci. Perché oltre ai due coniugi, nell’elenco figurano anche il figlio (la cui posizione è stata però stralciata) e quattro amici di famiglia, tutti di Ravenna. Tra di loro c’è chi – secondo l’accusa – aveva contraffatto una patente di guida apponendovi la foto di un’altra persona per potere con quel documento fabbricato ad arte presentarsi in concessionaria e comperare l’agognata Bmw. Continua a leggere su ilrestodelcarlino.it

mercoledì 7 settembre 2016

GIOCO D'AZZARDO IN AUMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

I giocatori in carico al Servizio sanitario regionale sono passati dai 335 del 2013 ai 406 del 2015. Sono 151, ovvero il 37,19%, i nuovi utenti

pubblicato da: www.ilfriuli.it

Cresce il gioco azzardo in FvgMaschio, tra i 40 e i 59 anni. Questo il ritratto del giocatore d'azzardo in Friuli Venezia Giulia seguito dal Servizio sanitario regionale per risolvere e affrontare la dipendenza dal gioco.

Se n'è parlato oggi, in Consiglio regionale, dove il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione presieduto da Ilaria Dal Zovo (M5S) ha esaminato la relazione di Giunta in merito allo stato degli interventi previsti dalla legge regionale 1/2014 sulla prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo a un anno dalla sua entrata in vigore. Il parere sarà trasmesso alla III Commissione consiliare, la quale a sua volta entrerà nel merito del documento lunedì prossimo, 12 settembre, per poi relazionare all'Aula nel corso della prima seduta utile.

Nella relazione si evince la crescita della dipendenza da gioco d'azzardo e da gioco praticato con apparecchi per il gioco lecito: i dati evidenziano che i soggetti posti in carico al Ssr al sono passati dai 335 del 2013 ai 406 del 2015 (di cui 151, ovvero il 37,19%, sono nuovi utenti). Tale incremento è maggiore nei soggetti di sesso maschile rispetto a quelli di sesso femminile, e di età superiore ai quarant'anni: nello specifico è nella fascia d'età tra 40 e 59 anni la percentuale più alta dei soggetti trattati.

Dalle riunioni dell'Osservatorio nazionale del gioco d'azzardo - è stato spiegato dalla direzione centrale Salute - è emersa una situazione paradossale: il ministero delle Finanze ha dati sui giocatori che si rifiuta di trasmettere al ministero della Salute in quanto, se per il primo quei dati sono utili per promuovere e spingere a nuovi giochi, per il secondo quegli stessi dati sarebbero un punto di partenza per ideare possibili deterrenti all'azzardo.

Guardando all'attuazione della LR 1/2014, il Comitato ha rilevato che, a giugno 2014, è stato istituito il Tavolo tecnico regionale gioco d'azzardo patologico come previsto dall'articolo 8 della legge. A dicembre 2014, la Giunta ha determinato la distanza di insediamento dai luoghi sensibili delle attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o all'installazione di apparecchi per il gioco lecito, fissandola in 500 metri (via pedonale più breve). A maggio 2015, è stato approvato il "Piano attività gioco di azzardo patologico - GAP 2015". Si tratta di un progetto innovativo in tema di contrasto al gioco d'azzardo, che prevede "Azioni di carattere regionale" e "Azioni di carattere territoriale". Con riferimento alle "Azioni di carattere regionale", sono stati svolti percorsi formativi/informativi, è stato condotto uno studio di livello regionale inerente il gioco d'azzardo e, nell'ambito delle attività di comunicazione e marketing, è stata avviata una collaborazione con l'ufficio stampa regionale per la produzione di una bozza di scheda informativa da apporre alle slot-machine. Continua a leggere su ilfriuli.it

Eurostat, cittadini poco soddisfatti di Roma: peggio della Città eterna solo Atene

Dall'indagine sul gradimento degli abitanti delle capitali europee risulta che nove abitanti su dieci sono contenti della vita nella propria città. Al primo posto della classifica si piazza Vilnius.

pubblicato da: www.repubblica.it

Eurostat, cittadini poco soddisfatti di Roma: peggio della Città eterna solo AteneROMA - La Città eterna piace poco ai romani, che non sono soddisfatti di vivere nella capitale d'Italia. I loro pareri, per niente positivi, fanno piazzare Roma al penultimo posto della classifica stilata da Eurostat sull'indice di gradimento per le capitali europee. Peggio va solo ad Atene, come già nel 2012.

La classifica. In base ai dati contenuti nel report 'Europa urbana - statistiche sulla città, Paesi e periferie', relativo al 2015, emerge che in 18 capitali Ue almeno nove abitanti su dieci si sono detti soddisfatti della vita nella propria città. In testa si posiziona Vilnius, con una percentuale di consenso del 98%: subito dietro Stoccolma e Copenhagen (entrambe 97%), ma in dieci capitali il livello è sotto il 90%.

La città principale della Grecia occupa il gradino più basso, con il 71%, preceduta, appunto, da Roma con 80%.

Chi sale Rispetto ai dati del 2012, il gradimento dei cittadini è in crescita in molte città europee. Il consenso è salito soprattutto ad Atene, che passa da un tasso di soddisfazione espressa nel 2012 del 56% all'attuale 71%, seguita da Budapest (da 84% a 90%); Riga (da 84% a 89%) e Vilnius (da 93% a 98%). Non si registrano variazioni per Roma, dove il livello resta stabile (anche nel 2012 la percentuale registrata era dell'80%).

Chi scende. Ma c'è chi ha ottenuto risultati peggiori rispetto al passato: Amsterdam passa dal 96% al 94%, Berlino dal 93% al 91%, Lisbona dal 91% al 89%. Più contenute le perdite per Parigi, che passa dal 84% al 83%, e per Helsinki che dal 92% scende al 91%.

ASSENTEISMO, 29 INDAGATI A SIRACUSA. MINISTRA MADIA: "LICENZIAMENTO RAPIDO"

Le Fiamme gialle hanno ripreso dal 2015 i dipendenti di un Consorzio comunale mentre si assentavano dal posto di lavoro, pur risultando presenti. Assenza media del 40%. 

pubblicato da: www.rainews.it

"Assenteismo, 29 dipendenti colti sul fatto a #Siracusa. si applica #riformapa: licenziamento rapido a tutela di tutti i dipendenti onesti". Così la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, via twitter commenta l'ultimo caso su dipendenti indagari per assenteismo. Per loro scatterebbero le nuove regole (entrate in vigore il 13 luglio). Adesso quindi dovrebbe aprirsi un procedimento disciplinare con le tempi, tappe e le modalità previste dal decreto anti furbetti, che implica conseguenze anche per la dirigenza.  Il dipendente in questione, in base alle nuove regole, deve essere sospeso entro 48 ore e senza stipendio (solo un'indennità). L'iter per il licenziamento si deve concludere in 30 giorni. Il dirigente che non si è attivato rischia a sua volta il licenziamento. A conclusione di un'indagine coordinata dalla locale Procura, la Guardia di Finanza di Siracusa ha notificato l'avviso di conclusione indagine nei confronti di 29 dipendenti indagati per assenteismo, impiegati presso il Libero consorzio comunale di Siracusa (l'ex provincia regionale) di Siracusa. - See more at: http://www.rainews.it

DOVE SONO I VIGILI URBANI? CRONACHE DA ALESSANDRIA

Pubblicato da Andrea Guenna su www.alessandriaoggi.info:

Dove sono i vigili urbani?Alessandria (Andrea Guenna) – Sono tornato dal Self perché sono andato a comprare un po’ di chiodi e un tubetto di colla e, come al solito, mi sono messo in coda per parcheggiare. Alla fine un signore mi ha fatto cenno che se ne andava ed io mi sono accodato con la macchina e, quando s’è liberato il posto, trac, ho parcheggiato.
Nei paraggi c’era una vigilina che faceva le multe, mi sono avvicinato e le ho chiesto come mai a quella 147 metallizzata, perennemente in divieto di sosta, giorno e notte (è di un tizio che abita lì vicino), non fanno mai niente.
“Ma noi – mi ha risposto la vigilina stupita della mia ignoranza – facciamo solo la multa a quelli che parcheggiano negli spazi ma fanno scadere il tagliandino o non pagano proprio. A quelli in divieto di sosta non possiamo fare niente”.
“Allora conviene mettere la macchina sempre in divieto: il posto lo trovi sempre e sei sicuro che non ti fanno la multa” ho risposto provocatorio.
“Purtroppo è così” mi ha detto ancora la vigilina mentre era intenta a multare un povero cristo cui era scaduto il ticket per venti miserabili minuti.
“Chi deve intervenire?” ho chiesto ancora.
“Devono intervenire i Vigili Urbani”.
“Perché non li chiama”?
“Aaah, sapesse! Li ho chiamati un sacco di volte ma non vengono mai”.
“Allora – ho minacciato ironico – sarà meglio che vada a prendere un martello e gli sderno il cofano, così impara”!
La vigilina ha sorriso imbarazzata, mi ha fissato per un attimo… ma poi ha ripreso solerte a fare le sue belle multine. Continua a leggere su alessandriaoggi.info

AFFONDÒ NAVE CNR NAVIGANDO SOTTOCOSTA PER AVERE "CAMPO" CON IL CELLULARE: CAPITANO CONDANNATO

La Corte di Cassazione ha confermato la pena a cinque anni carico del comandante della portacontainer che nel 2007 non esitò a navigare ad appena 2 miglia e mezzo dalla costa affondando in due minuti la motonave oceanografica Thetis e non prestando soccorsi.

pubblicato da: www.ilfattoquotidiano.it

Mazara, affondò nave del Cnr mentre navigava sottocosta per avere “campo” col cellulare: capitano condannatoTravolse e affondò una motonave oceanografica del Cnr, mentre navigava inspiegabilmente sottocosta con la sua nave portacontainer. E poi non prestò nemmeno soccorso ai naufraghi. Il motivo? Voleva avere campo per usare il cellulare. È per questo che la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni di carcere a carico di Salvatore Esposito, il comandante della nave portacontainer lunga 300 metri Eleni, armata dalla Mediterranean Shipping Company, che la mattina del tre agosto del 2007, non esitò a navigare sottocosta, tra “consistenti banchi di nebbia“, nelle acque di Mazara del Vallo travolgendo e affondando in due minuti la motonave oceanografica del Cnr Thetis, di 32 metri, fuggendo senza prestare soccorso.

Confermando le condanne per naufragio colposo, omicidio colposo, lesioni personali colpose ed omessa assistenza in mare, la Suprema corte spiega che Esposito ha modificato la rotta dell’imponente motonave rimanendo “ad appena” 2 miglia e mezzo dalla costa “al fine di consentire al cellulare privato di avere campo, tenendo velocità eccessiva e comunque incongrua in relazione alle condizioni meteo e alla presenza di numerose piccole imbarcazioni in radar, ignorando le risultanze del radar di bordo, peraltro potente, sofisticato e di immediata lettura, il cui allarme sonoro era stato disattivato”.

Per annegamento, morì il ricercatore russo Petr Mikheychik, studioso molto conosciuto, mentre riuscirono a sopravvivere, nonostante le ferite e lo choc, gli altri otto ricercatori e i sei membri dell’equipaggio.  La Cassazione definisce “folle” e “dettato da futili motivi” il comportamento di Esposito, dato che lo stesso comandante spiegò di aver approntato “la spregiudicata manovra di evitamento” alla luce della “cinica regola” in base alla quale “‘pesce grosso mangia pesce piccolo”.
Leggi intero articolo su ilfattoquotidiano.it

martedì 6 settembre 2016

OFFERTE TRUFFA: ATTENTI AI FALSI SITI DI TIMBERLAND

pubblicato da: www.testmagazine.it

Dopo il sito civetta della Ray Ban quello della Timberland. E chissà quanti altri, sfruttando la fama dei marchi, indirizzano i consumatori su portali “clone” dove non solo non si riceve l’offerta superscontata che si sperava, ma ci vengono rubati i dati. Con tutto quello che ne consegue.

Questa volta la denuncia arriva da Konsumer Italia. Spiega il presidente dell’associazione, Fabrizio Premuti: “Una nostra associata è stata proprio in questi giorni indotta (in questo caso da una pubblicità su Facebook) a compiere una transazione, convinta di  acquistare sul sito di Timberland Italia. Invece, stando a quanto affermato dalla sua banca, aveva effettuato un pagamento su un sito cinese”.

Konsumer Italia invita i consumatori a prestare la massima attenzione: “È facilissimo cadere nella trappola – avverte Premuti – perché logo e struttura del sito cui si viene indirizzati, nonché le modalità di registrazione ed acquisto, sono perfettamente uguali alle pagine web ufficiali, se non per delle infinitesimali differenze che è davvero difficile percepire”.

L’acquirente deve preoccuparsi qualora non riceva una mail di conferma dell’avvenuta registrazione al sito, consiglia Konsumer, o quando abbia compiuto l’acquisto, oppure se le credenziali con cui si è registrato non siano valide per il log in sulla pagina web ufficiale.

Se si cade nella trappola, proseguono dall’associazione, è consigliabile bloccare la carta, fare una denuncia ed attivare la procedura presso la propria banca per il disconoscimento delle somme. Utile anche la segnalazione alla Polizia Postale e, perché no, all’amministrazione dei social. “Tuttavia, poiché il recupero del denaro speso non è purtroppo scontato, consigliamo – prima di effettuare l’acquisto – di accertarsi presso il call center dell’azienda che sia effettivamente in atto quella determinata promozione” afferma Konsumer.

Oltre a consigliare cautela ai consumatori, Konsumer Italia invita le aziende a conoscenza del fatto che siano in corso attività fraudolente di phishing da parte di soggetti che utilizzano i loro tratti commerciali distintivi ad inserire sui loro siti ufficiali chiari avvisi in tal senso “Ci sembra un atto doveroso per tutelare l’affidamento del consumatore ed assisterlo nel prevenire la truffa” conclude Fabrizio Premuti.

FUOCHI D'ARTIFICIO "ABUSIVI" A SABAUDIA PER LE NOZZE DEL FIGLIO DI RUTELLI

Sabaudia, il matrimonio "abusivo" del figlio di Rutelli

pubblicato da: www.milleunadonna.it

Matrimonio da sogno per il figlio di Rutelli sulle dune di Sabaudia. La festa notturna è stata allietata dagli immancabili fuochi di artificio: peccato che fossero vietati. Le dune sono infatti integralmente protette da convenzioni internazionali che le indicano come sito di interesse comunitario e zona a protezione speciale. La legge quadro sulle aree protette 394/91 all'articolo 11, comma 3, vieta espressamente all'interno del territorio del Parco l'uso di fuochi all'aperto e di esplosivi, sebbene il comma 4 dello stesso articolo demandi al Regolamento la disciplina delle eventuali deroghe (Regolamento che, nel caso del Parco del Circeo, non è ancora in vigore).

lunedì 5 settembre 2016

SPENTE E UTILIZZATE COME CESTINI: IL DISSESTO "PROSCIUGA" LE FONTANE A VIAREGGIO

Crociata per salvare le vasche cittadine. Accesa quella in piazza Maria Luisa

Pubblicato da: www.lanazione.it

L'inaugurazione del restauro della fontana di piazza MazziniViareggio, 31 agosto 2016 - CHE TRISTEZZA vederle così secche e trasformate in cestini porta rifiuti. Le fontane di Viareggio dovrebbero essere il fiore all’occhiello della città. Belle, zampillanti, piene di vita. Simbolo di una città capace di dare valore alla sua identità e di andare anche oltre. Invece sono state abbandonate al loro destino per mancanza di fondi e adesso, nella migliore delle ipotesi, sono solo della vasche vuote, mentre nella peggiore sono state trasformate in vere e propriediscariche.

La siccità delle casse comunali ha colpito sia in centro che in periferia. E così il dissesto ha finito con l’asciugare le fontane cittadine. Era il 28 ottobre 1933, proprio quel giorno fu inaugurata quella che doveva essere «una fontana magica». Della realizzazione dei giochi d’acqua e di luce in piazza Mazzini fu incaricato l’ingegnere Giuseppe Carignani, che vantava una fama pari a quella «del grande italiano domiciliato a Parigi, Iacopozzi, detto il Mago della luce». Seguirono gli anni del degrado e dell’abbandono, delle fasi alterne di accensione e interruzione fino a gennaio 2016 quando il sindaco Giorgio Del Ghingaro inaugurò la fontana appena restaurata. Oggi siamo punto e a capo con la grande vasca ancora spenta, arrugginita e in cattivo stato di conservazione. Non va meglio alle altre fontane viareggine con un’eccezione, quella con la statua della bambina che guarda il mare, in piazza Maria Luisa.

L’accensione è avvenuta ieri grazie all’intervento di Sea Ambiente. Il Comune di Viareggio ha infatti richiesto all’azienda, su interessamento del commissario prefettizio, di attivare parte degli interventi preventivati, inserendo il costo a conguaglio.

E’ ANCORA, invece,  in attesa di una nuova vita e, al momento, ricettacolo di immondizia o peggio, un luogo di bivacco, la fontana de “Le quattro stagioni” davanti all’hotel Royal. Le bottiglie di plastica a galleggio con le cicche di sigarette stridono contro il lusso di uno dei più bei alberghi della città. E’ lo stesso destino condiviso dalla fontana di città Giardino le cui scintillanti piroette di acqua sono ormai un lontano ricordo. Oltre che un problema di decoro – precisano i cittadini – si tratta di una questione igienica visto che la sporcizia e l’acqua stagnate attirano topi e zanzare.

Foto: l'inaugurazione della fontana di piazza Mazzini

domenica 4 settembre 2016

TARANTO, SEQUESTRO DI BENI PER 150MILA EURO AL PLURIPREGIUDICATO PIETRO TONDO

L'uomo ha 45 anni e risiede da tempo a Manduria, ma è nato in Germania. E' stato condannato per associazione mafiosa e a delinquere, finalizzata al traffico di droga e sigarette

pubblicato da: bari.repubblica.it

Taranto, sequestro di beni per 150mila euro al pluripregiudicato Pietro TondoLa Direzione investigativa antimafia di Lecce ha confiscato beni per 150mila euro riconducibili
 a Pietro Tondo, di 45 anni, nato in Germania e residente a Manduria (Taranto). Tondo è un pluripregiudicato per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette, furto e detenzione illegale di armi e munizioni.

Il sequestro, disposto dal tribunale, riguarda tre fabbricati, tre terreni, un'autovettura e cinque saldi attivi di rapporti bancari e postali.

sabato 3 settembre 2016

SPECULANO SUL TERREMOTO: LA TRUFFA DEI FALSI VOLONTARI

Numerosi cittadini, a Giugliano, hanno denunciato una coppia di persone che chiedono porta a porta soldi per gli sfollati del sisma

pubblicato da: www.napolitoday.it

Ancora episodi speculativi legati al terremoto del centro Italia. A riportarne l'ultimo è il sito ilMeridiano: alcuni cittadini di Giugliano hanno denunciato che dei falsi volontari stanno chiedendo donazioni porta a porta.

Qualcosa di simile era già emerso nei giorni scorsi, a Quarto. Secondo le denunce, si tratta di due persone che – munite di un tesserino falso utilizzato per dare credibilità al loro ruolo – chiedono soldi da devolvere agli sfollati del sisma.


venerdì 2 settembre 2016

GORIZIA: FALSI RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI, 200 STRANIERI DENUNCIATI

Chiusa l’operazione della polizia di Gorizia, i migranti esibivano documenti contraffatti


GORIZIA. Si è conclusa con l’individuazione di altri 10 indagati l’operazione “Pandora” della polizia di Gorizia, che ha consentito di denunciare oltre 200 stranieri che avevano avviato procedure di ricongiungimento familiare attraverso l’esibizione di documenti alterati.
L’attività investigativa era stata avviata nel 2014 dalla Squadra Mobile della Questura nei confronti di cittadini somali, già presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno per asilo politico o protezione sussidiaria, che avevano avviato le procedure per l’acquisizione della residenza nel comune di Monfalcone, risultata poi fittizia, al solo scopo di richiedere il ricongiungimento familiare di presunti congiunti residenti all’estero, prevalentemente in Kenya e Malaysia.
L’invio telematico della documentazione avveniva tramite la mediazione della titolare di un’agenzia d’affari - ora chiusa - di Monfalcone, denunciata per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e false attestazioni.
Gli accertamenti, in collaborazione con gli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, si erano estese anche nei confronti di centinaia di cittadini del Bangladesh già residenti a Monfalcone, che negli anni 2013 e 2014 avevano avviato procedure telematiche, appoggiandosi alla stessa agenzia d’affari, per la richiesta di assegni familiari e detrazione d’imposta per familiari a carico. Questi ultimi sono stati denunciati per truffa aggravata. (e.ma.)

giovedì 1 settembre 2016

REGIONE PIEMONTE E CORRUZIONE: PERICOLO “ELEVATO” NEL 40 PER CENTO DEGLI ATTI PER OPERE PUBBLICHE E SERVIZI IN REGIONE

La bozza del nuovo piano sul sito dell'ente, fino al 9 settembre si possono inviare commenti

pubblicato da: www.torino.repubblica.it

La Regione Piemonte stringe sulle norme anticorruzione e intensifica i controlli sui procedimenti ritenuti più a rischio: 2188, seicento in più rispetto alla versione precedente, per i quali vanno individuati criteri di controllo anche molto specifici con il triplice obiettivo di "scoraggiare, prevenire e correggere eventuali comportamenti corruttivi". È scritto nella bozza del nuovo piano anticorruzione, pubblicata sul sito della Regione per la quale, fino al 9 settembre, si possono inviare commenti e suggerimenti, prima dell’approvazione dal parte della giunta.

Corruzione, pericolo “elevato” nel 40 per cento degli atti per opere pubbliche e servizi in RegioneIn base all’analisi del rischio, basata sulla “griglia” dell’Autorità nazionale presieduta da Raffaele Cantone, il 40 per cento delle “cose che fa la Regione” presentano un pericolo corruzione tra elevato e critico. E si sale al 90 per cento se si considerano anche quelli a “media pericolosità”. Opere pubbliche, sanità, contratti, procedimenti finanziari, politiche fiscali, gestione degli immobili, servizi ambientali, edilizia sociale e sistemi informatici guidano la classifica, ma guardando le macrocategorie la gestione del personale viene prima delle gare d’appalto o per le forniture di servizi. Insomma, raccomandazioni, incarichi e promozioni sono oggi i terreni di caccia della corruzione. "Lo scandalo di “Mafia Capitale” ci ha insegnato che la merce di scambio oggi non sono solo i soldi – spiega il responsabile del settore Andrea Vanner – ma spesso gli scatti di carriera, più difficile da individuare rispetto ai bonifici o alle mazzette di denaro".

Anche da qui nasce l’esigenza di far ruotare il personale su vari incarichi. Entro il 30 giugno del prossimo anno dovrà “ruotare” il primo 30 per cento dei funzionari, altrettanti per l’anno successivo e i restanti a metà del 2019. Per favorire la rotazione, non sono esclusi incentivi, così come già avviene in alcuni Comuni lombardi, con “indennità” per chi accetta di spostarsi nei settori più critici. Nella prima versione il meccanismo era previsto solo per i dirigenti, ogni 7 anni, ora si pensa di applicarlo anche ai funzionari, anche se lo stesso Vanner precisa che "la migliore prevenzione è la formazione dei dipendenti".

Un altro punto forte della lotta alla corruzione è il controllo dell’incompatibilità tra gli incarichi. I dipendenti che ricoprano cariche elettive non potranno fare verifiche amministrative nei “loro” territori. Né potranno lavorare per aziende private ex impiegati regionali che si siano occupati di erogare servizi o contributi a quelle aziende nei tre anni precedenti. Per contro, nei bandi di gara ci sarà una clausola per escludere, in alcune tipologie, le aziende che hanno avuto tra i propri consulenti dipendenti collegabili alle procedure in corso.