sabato 2 luglio 2016

RAPPORTO LEGAMBIENTE SULLA CEMENTIFICAZIONE DELLE COSTE: GIA' PERSI META' DEGLI 8MILA KM DI LITORALE

Il Fatto Quotidiano pubblica:

Coste divorate dal cemento: “persa” metà degli 8mila chilometri, l’assedio al litorale

Il rapporto di Legambiente parla di una colata costante che negli ultimi decenni è avanzata al ritmo di 8 chilometri all'anno. 

Ottomila chilometri di costa, sì, ma la metà è cemento. Una colata costante e neanche tanto lenta, andata avanti negli ultimi decenni al ritmo di 8 chilometri all’anno. Case, palazzi, alberghi, porti turistici. Ai quali si aggiunge l’erosione, che colpisce un terzo del litorale ed è causata dalla trasformazione per porti e infrastrutture, ma anche dal mancato apporto di sedimenti attraverso i fiumi per via di dighe, sbarramenti, cave. Meno del 20 per cento della costa è sottoposta a vincoli di tutela, mentre un quarto degli scarichi cittadini in mare continuano a non essere depurati e più di mille insediamenti sono sottoposti a procedura di infrazione dell’Ue. Il quadro – sconfortante – è tracciato da Legambiente nel rapporto “Ambiente Italia“, dedicato quest’anno ai paesaggi costieri sempre più martoriati. “Crescono del 27 per cento i reati ai danni del mare nostrumche le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015. Le infrazioni sono infatti 18.471, rispetto alle 14.542 dell’anno precedente: ben 2,5 per ogni chilometro di costa del Belpaese. Sale anche il numero delle persone denunciate, che passano da 18.109 a 19.614, mentre flette, seppur di poco il dato dei sequestri, sono 4.680 a fronte dei 4.777 del 2014″. Una specie di bollettino di guerra.

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