Pubblicavano online annunci di vendita di dispositivi tecnologici quali laptop, smartphone e tablet, a prezzi molto vantaggiosi. Gli articoli risultavano disponibili in Italia, anche grazie al contributo di una complice italiana che inseriva gli annunci in rete e seguiva le trattative con i potenziali clienti.

Le indagini sono ancora in corso, e riguardano anche alcuni negozi che avrebbero fornito un alto numero di SIM utilizzate per portare a termine le truffe.
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