martedì 30 agosto 2016

TERREMOTO, DECINE DI EDIFICI SOTTO INCHIESTA. “CROLLATI NONOSTANTE CERTIFICAZIONI DI SICUREZZA”

Il sospetto dei pm è che i documenti che dichiaravano le strutture a norma siano stati falsificati. Fascicolo dell'Anac sul vicesindaco di Amatrice, geometra e responsabile di decine di interventi nella zona. Scuola e hotel Roma erano indicate tra le sedi a disposizione nei piani d'emergenza del Comune.
Terremoto, ad Amatrice ed Accumoli decine di edifici sotto inchiesta. “Crollati nonostante certificazioni di sicurezza”
pubblicato da: www.ilfattoquotdiano.it

La scuola Capranica di Amatrice, ristrutturata sì, ma non per il rafforzamento anti-sismico. E, anzi, indicata come punto di accoglienza del piano di protezione civile, così come l’hotel Roma, venuto giù. E poi il campanile di Accumoli, ma anche la Torre Civica e la caserma dei carabinieri. Il lavoro dei magistrati sui crolli del terremoto si annuncia lungo, complicato e più ampio di quanto si possa immaginare. Ci sono le storie note (la scuola e il campanile) e quelle meno note. Il Corriere della Sera e il Messaggero pubblicano, per esempio, il contenuto di un documento che presenta le irregolarità compiute nella ristrutturazione degli edifici pubblici nei due paesi della Provincia di Rieti dopo il sisma che nel 1997 colpì in particolare l’Umbria, ma ebbe effetti anche nel Lazio e nelle Marche. La relazione mette in fila 21 appalti assegnati per la messa a norma, indicando interventi, ditte, progettisti. Investimento totale 2 milioni e 300mila euro totali. Ma la Procura di Rieti è pronta ad acquisire documentazione su circa cento edifici, tra pubblici e privati. E l’attenzione comincia a concentrarsi su alcune figure, in particolare. Intanto sul vicesindaco di Amatrice, Gianluca Carloni: il braccio destro del sindaco Sergio Pirozzi, geometra, ha curato decine di interventi soprattutto ad Accumoli. Su Carloni, scrive il Corriere, c’è già un fascicolo aperto dall’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.

Nonostante gli interventi del post-sisma 1997, però, alcuni edifici sono stati demoliti dal terremoto. Il sospetto dei pm, già ora, è che i certificati di collaudo fossero falsificati. Una questione che sconfina dal Lazio fino alle Marche: ad Arquata del Tronto sono stati dichiarati inagibili l’ufficio delle poste, la scuola, il Comune, la caserma dei carabinieri. Dovranno essere demoliti, nonostante fossero stati certificati come a norma.

Tre casi simbolici riportati da Repubblica, Corriere e Messaggero. Il primo, la Torre Civica medievale di Accumoli. Spesa per i lavori: 90mila euro. Ditta: Giuseppe Franceschini. Il responsabile del procedimento è lo stesso che ha seguito anche i lavori sul campanile della chiesa di Accumoli, che poi è crollato su una casa, dove sono morti padre, madre e due figli. La Torre Civica, invece, è fortemente lesionata, mentre il resto della struttura è franato. Secondo caso, la caserma dei carabinieri, sempre ad Accumoli. Dopo il sisma del 1997 si decidono lavori da 150mila euro. Ditta: Impretekna. Le carte dicono che i lavori sono andati a buon fine. Invece il comandante della caserma si è salvato solo per un caso.

Terzo caso, il campanile di Accumoli quello che ha ucciso la famiglia Tuccio: Andrea, 35 anni, Graziella, 32 anni, Stefano, 7 anni, Riccardo, 8 mesi. Sul “complesso parrocchiale”, dopo il sisma del 1997, vengono spesi – dice Repubblica – 116mila euro. 

Nessun commento:

Posta un commento