mercoledì 17 agosto 2016

LIVORNO, MAXI-MULTA AL TAXISTA CINESE ABUSIVO A CACCIA DI TURISTI

I vigili urbani hanno sequestrato un monovolume 9 posti, sospeso la patente per un anno e fatto una multa da 1.700 euro a un taxista non autorizzato. Bloccato anche un venditore abusivo che "assaliva" i turisti.
pubblicato da: iltirreno.gelocal.it

LIVORNO. La polizia municipale va all’attacco dei taxisti abusivi che cercano di intercettare i turisti delle navi da crociera: stavolta ha pizzicato in piazza del Municipio un cinese a bordo di un monovolume 9 posti. L’uomo, secondo quanto riferiscono dal quartier generale dei vigili urbani, ha inutilmente cercato di convincere gli agenti che le persone trasportate non erano clienti bensì amici. Per lui è scattata una multa di 1.700 euro con sospensione della patente fino a 12 mesi e sequestro del veicolo in vista della confisca.
La polizia municipale tiene a sottolineare che “i taxisti abusivi, oltre ad offrire servizi rischiosi ai turisti e al nero, svolgono concorrenza sleale ai taxisti muniti di licenza comunale”.
Ma la lotta all’abusivismo ha riguardato anche un altro aspetto della tutela dei turisti che arrivano a Livorno. Da parte dei vigili urbani viene segnalato l’intervento, nella zona sempre di piazza del Municipio, della pattuglia di prossimità turistica (agli agenti in divisa si è unita una pattuglia in borghese): un venditore abusivo, che era stato “allontanato già molte volte”, – viene riportato – è stato bloccato mentre “continuava ad importare i turisti americani seduti al bar”. All’uomo sono stati sequestrati 50 paia di occhiali contraffatti di varie marche (Ray Ban, Gucci, Oakley e Prada).
La polizia municipale rimarca il fatto che i turisti americani, dialogando con la pattuglia di prossimità turistica (“caratterizzata dall'ottima conoscenza delle lingue”), ha
riferito di aver subito assalti in tutte le città italiane: solo a Livorno ha trovato un’azione di contrasto, ad esempio hanno riferito che a Bologna, città dalla quale provenivano, i venditori “continuano a proporre con invadenza la propria merce anche in presenza delle forze dell'ordine”.

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