lunedì 18 luglio 2016

SCONTRO TRENI IN PUGLIA, IL CAPOSTAZIONE RICONOSCE L'ERRORE, COMMESSO "PER AUTOMATISMO"

Pubblicato da bari.repubblica.it:

Scontro fra treni, il capostazione di Andria ammette: "Ho sbagliato per un automatismo"

A Trani l'interrogatorio di Vito Piccarreta, che deve spiegare anche spiegare la presunta alterazione manuale dei registri cartacei di viaggio. 

{}TRANI - E' il giorno dell'interrogatorio. Il capostazione Vito Piccarreta sta collaborando i pm di Trani che indagano sul diasastro ferroviario  in Puglia il 12 luglio scorso ma ha negato, attraverso il  suo difensore Leonardo De Cesare, di essere il responsabile dell'l'alterazione fatta a penna sul registro di partenza del treno dalla stazione di Andria. Piccarreta ha ammesso però che il fatto di avere due treni fermi in stazione ad Andria lo avrebbe indotto a un automatismo: davanti ai pm ha riconosciuto di aver fatto partire il treno ET1021 diretto verso Corato, che si è poi scontrato con il treno ET1016 provocando 23 morti e 50 feriti. 

Il convoglio fermo ad Andria e diretto verso Corato - secondo le indagini - non doveva partire perché Piccarreta sapeva che da Corato era in arrivo un altro convoglio, che lui stesso stava aspettando in stazione. Piccarreta, quindi, dopo l'arrivo in ritardo di 23 minuti ad Andria del primo treno proveniente da Corato (l'ET 1642), avrebbe agito in base a un automatismo generato dal fatto di avere due treni fermi in stazione: ha alzato la paletta e ha fatto partire tutti e due i convogli: il primo verso Corato, l'altro verso Barletta. Questo alle 10.59. Attorno alle 11.07, un minuto circa dopo il disastro, risulta dai tabulati acquisiti dalla polizia, il capostazione di Andria ha chiamato il collega di Corato e lo ha avvertito di aver dato la partenza al treno. A quell'ora nessuno dei due capistazione sapeva che c'era stato il disastro ferroviario.

Al centro dell'audizione c'è anche il giallo dell'annotazione dell'orario di partenza del treno ET1021. Piccarreta aveva fatto sapere attraverso il proprio avvocato, Leonardo De Cesare, di avere un equilibrio psichico precario e chiesto alla Procura il rinvio dell'esame. 

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