lunedì 18 luglio 2016

GALLIPOLI, VENDITORE AMBULANTE "FAVORITO" DAL MARESCIALLO DEI VIGILI IN CAMBIO DI UN'AUTO IN REGALO

pubblicato da bari.repubblica.it:

Tangenti, a Gallipoli arrestato maresciallo dei vigili: auto in regalo per l'ok al furgone dei panini

Quattro persone in manette per l'indagine avviata dopo i colpi di pistola sparati contro l'auto del sindaco di Copertino: l'ambulante aveva ottenuto un posto vietato sul lungomare. Indagato anche ex assessore comunale
Tangenti, a Gallipoli arrestato maresciallo dei vigili: auto in regalo per l'ok al furgone dei panini
LECCE - Verbali falsi e mazzette, aiuto ai venditori ambulanti amici e regali: una piccola tangentopoli tra Gallipoli e Copertino è stata scoperta dai carabinieri, che hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e tre ai domiciliari), firmate dal gip leccese Carlo Cazzella su richiesta del pm Massimiliano Carducci, al termine dell'inchiesta "Street food".

In carcere è finito Giuseppe Gallucci, venditore ambulante di panini noto alle forze dell'ordine, il quale, avrebbe sbaragliato i concorrenti grazie all'amicizia con Roberto Pellone (ai domiciliari), maresciallo dei vigili urbani che, fino a poche ore fa, ha svolto anche il ruolo di autista del neosindaco di Gallipoli Stefano Minerva. In virtù di rigide disposizioni dell'amministrazione gallipolina, il tratto di lungomare davanti allo stadio e nei pressi del parco Gondar era inibito agli ambulanti, destinatari di multe salate da parte di Pellone, che chiudeva invece gli occhi sulla presenza di Gallucci.

Restando l'unico sulla piazza il paninaro incassava migliaia di euro a sera e, per ricompensarlo, ricopriva il vigile di regali, tra cui una Fiat Seicento d'epoca, del valore di seimila euro, che è stata sequestrata. I favori elargiti dal maresciallo, però, non si sarebbero limitati solo a Gallucci. Scavando nella sua attività e perquisendo il suo ufficio e l'abitazione, i carabinieri della compagnia di Gallipoli e della tenenza di Copertino - guidati dal capitano Michele Maselli e dal luogotenente Salvatore - hanno scoperto che, intervenendo sui luoghi degli incidenti stradali, in alcuni casi elevava verbali falsi, che non iscriveva al ruolo ma utilizzava per fini personali.

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