venerdì 15 luglio 2016

PRESIDENTE ANTICORRUZIONE DENUNCIA: PIANI CONTRO CORRUZIONE INEFFICACI, LA SITUAZIONE E' CRITICA

pubblicato da espresso.repubblica.it:

"Il Piano anticorruzione? E' rimasto un pezzo di carta". La denuncia di Raffaele Cantone

Il Piano anticorruzione? E' rimasto un pezzo di carta. La denuncia di Raffaele CantoneSconfortante la relazione del presidente Anac: le anomalie gravi negli appalti su sanità e rifiuti, le grandi opere arenate o mai cominciate. Anche nel disastro in Puglia c'entra la corruzione: "Problema atavico nel fare infrastrutture"


Piani anticorruzione rimasti sostanzialmente dei "pezzi di carta”, "anomalie” e "disfunzioni” anche gravi negli appalti dei servizi – in particolare sanità e rifiuti – criticità nella progettazione delle grandi opere, che spesso sono "arenate”, soprattutto al Sud.

E’ dolente e a tratti drammatica la relazione del presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone: e non risparmia nulla. Fa esercizio di ottimismo spiegando che "si iniziano a intravvedere le prime tracce degli anticorpi” per la lotta alla corruzione, visto che le segnalazioni all’Anac sono più che raddoppiate  quest’anno. Ma non fa sconti: chiarisce peraltro Cantone, che a suo avviso c’è un "oggettivo collegamento” tra il disastro ferroviario in Puglia e la "corruzione” nel nostro Paese: "Scontiamo un problema atavico nel fare le infrastrutture”. Il quadro, del resto, è coerente.
 
E’ rimasto sostanzialmente sulle carta, per esempio, il piano anticorruzione. L’Anac ha esaminato 1.900 piani e aperto 929 procedimenti istruttori. Risultato: "La qualità appare modesta”. Una "attuazione insoddisfacente” che, secondo Cantone, è da ricondurre a varie motivazioni (difficoltà organizzative, pochi soldi) tra cui una da brivido: viene considerato una formalità, non importa a nessuno. (...)
 
Non va certo meglio per quel che riguarda le grandi Opere. Per le quali Cantone rileva "carenze nella progettazione”, "numerose varianti e riserve”, "lunghi e complessi contenziosi” a causa dei quali non hanno visto la luce. Ecco alcuni esempi: l’anello ferroviario di Palermo, di cui a nove anni dal bando è stato realizzato il 3 per cento dell’importo dei lavori; il caso della metro C a Roma, il cui "progetto posto a base di gara era carente di adeguate indagini preventive per una parte molto estesa del tracciato”, al punto da rendere opportuno riconsiderare  il prosieguo dell’opera; (...)
 
Per quel che riguarda gli appalti per servizi e forniture, dove si riscontrano "criticità anche gravi” , è da rilevare la sindrome della proroga, riscontrata soprattutto nel settore della sanità. 

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