giovedì 28 luglio 2016

I MISTERIOSI LEGAMI TRA LA BANDA DELLA MAGLIANA E LA 'NDRANGHETA NELL'INCHIESTA DE "L'ESPRESSO"

pubblicato da http://espresso.repubblica.it/:

Dalla Banda della Magliana alla Cassazione, l'avvocato usuraio dai mille misteri

Un gruppo di cravattari è stato arrestato dalla Dia di Roma. A capo dell'organizzazione un ex maresciallo diventato legale di un boss della 'ndrangheta. E sullo sfondo volti noti della malavita romana e presunte pressioni per aggiustare una sentenza.
Dalla Banda della Magliana alla Cassazione, l'avvocato usuraio dai mille misteri Cravattari con amicizie di peso nella criminalità organizzata. Legati ai reduci della vecchia banda della Magliana e a un boss della 'ndrangheta. Un gruppo assortito di diverse estrazioni. Con a capo un ex maresciallo dei carabinieri poi diventato avvocato. E proprio quest'ultimo, Benedetto Stranieri, è il link con il clan calabro-emiliano Grande Aracri.

Una liason tra l'avvocato e la 'ndrina decisamente pericolosa. Sullo sfondo, infatti, persino il tentativo di condizionare l'esito di un processo in Cassazione per favorire un fedelissimo del padrino Nicolino Grande Aracri, detto “Manuzza”. Il variegato sistema criminale è finito sotto accusa nell'indagine “Old Cunning” della Direzione investigativa antimafia di Roma coordinata dalla procura capitolina. Sedici in tutto gli arresti disposti dal gip del tribunale nei confronti di una «associazione criminale dedita stabilmente e in forma organizzata alla commissione nel territorio capitolino di delitti di usura e riciclaggio».

“Old Cunning” ha preso il via nel 2012: il primo a finire nella rete di intercettazioni è Antonio D'Angeli. Apparentemente un tranquillo pensionato, in realtà un terminale dei soldi che poi venivano prestati. Per questo, come fanno notare gli investigatori, aveva grosse disponibilità di denaro. Da qui sono partiti gli agenti della Dia. E hanno individuato un gruppo organizzato in stretti rapporti con personaggi noti negli ambienti del milieu romano.

Nelle carte dell'inchiesta vengono infatti citati nomi noti della banda della Magliana. C'è Manlio Vitale “Er Gnappa”, c'è Giuseppe De Tomaso “Sergione er Ciccione”, c'è il “Presidente” Oberdan, deceduto nel 2012. E non mancano i riferimenti a vecchie indagini in cui spuntavano contatti con i Nicoletti e persino alcuni esponenti dei Casamonica. Insomma, un pezzo del sottobosco criminale capitolino che, in fondo, non è mai andato in pensione. Proprio questi legami avevano forte presa sulle vittime. C'era la fila per chiedere soldi in prestito. A Stranieri & Co si rivolge chiunque. Il politico locale, Antonio Aumenta de La Destra, riceve, per esempio, 7.500 euro, «con un tasso mensile che poteva arrivare anche al 10 per cento» si legge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice.

Nessun commento:

Posta un commento