martedì 19 luglio 2016

COMMISSIONE D'INCHIESTA SU GESTIONE RIFIUTI IN SICILIA: SITUAZIONE CRITICA A CAUSA DI UN SISTEMA DI ILLEGALITA' DIFFUSO

pubblicato da palermo.repubblica.it:

La commissione Rifiuti boccia la Regione: "Illegalità diffusa, Crocetta non ha raggiunto risultati"

Quasi 400 pagine dell'organismo parlamentare dipingono il quadro drammatico dell'intero sistema di gestione dell'immondizia nell'Isola

La commissione Rifiuti boccia la Regione: "Illegalità diffusa, Crocetta non ha raggiunto risultati"Una relazione di 362 pagine. Con un accento su “un sistema di illegalità diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli ad un’autentica risoluzione delle problematiche esistenti”. Ma anche un’accusa al sistema “caratterizzato da un globale e sostanziale affidamento all’imprenditoria privata e all’attuale presidente della Regione”, Rosario Crocetta, i cui interventi sui rifiuti “non hanno raggiunto i risultati previsti”. È durissimo il giudizio sulla Sicilia della commissione parlamentare d’inchiesta sul Ciclo dei rifiuti: per l’organismo parlamentare guidato da Alessandro Bratti “molti territori siciliani sono invasi dal pattume e l’idea di portare i rifiuti fuori regione è la prova più lampante dell’attuale crisi di sistema”.
Le opposizioni, naturalmente, partono all’attacco. “Tutto ciò che abbiamo denunciato e su cui lavoriamo da anni attraverso numerosi atti parlamentari ed esposti alla Procura e alla Corte dei conti - afferma ad esempio la capogruppo del Movimento 5Stelle all’Ars, Angela Foti - si materializza nell’ennesima relazione scandalosa. Se questo governo avesse un minimo di decenza, dovrebbe solo dimettersi”. La commissione addebita
 colpe alla “pesante eredità” raccolta da Crocetta, ma punta l’accento anche sul suo operato: “La Regione – si legge nella relazione – non ha saputo o voluto incentivare la raccolta differenziata”. “Dopo circa quattro anni – aggiunge Foti – Crocetta e compagni di avventura hanno di fatto aggravato la situazione programmando solo caos. La Sicilia non può rimanere sotto sequestro ancora a lungo, vadano tutti a casa”.

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