sabato 30 luglio 2016

BOLOGNA: IL FALLIMENTO DEL PROGETTO URBANISTICO DEL NAVILE

pubblicato da bologna.repubblica.it:

Cantieri fantasma e fallimenti: così è svanito il sogno urbanistico del Navile

Un progetto faraonico, una storia lunga 10 anni per costruire 300 alloggi. Ma i residenti sono stati abbandonati

Cantieri fantasma e fallimenti: così è svanito il sogno urbanistico del NavileUn supplizio lungo dieci anni per costruire 300 alloggi di edilizia sociale nel comparto dell’ex mercato ortofrutticolo. Un percorso a ostacoli che giovedì ha registrato l’ennesimo inciampo, e dopo dieci anni di nuovo sembra che si debba partire da capo. Era il 2007 infatti quando l’allora assessore alla casa Virginio Merola doveva consegnare alla cronache la notizia del bando andato deserto per costruire case a canone calmierato sul terreno del Comune. I “famigerati” lotti H e N, che all’epoca avevano un altissimo valore di mercato, erano al centro di un progetto dell’amministrazione che i costruttori snobbarono. I terreni rimangono tuttoggi vuoti, solo sterpaglie e rifiuti, dopo anni e anni di bandi, controversie legali, fallimenti e ripartenze, in una tela di Penelope che sembra farsi e disfarsi senza fine.

Un progetto faraonico. Anche all’epoca, esattamente come oggi, in ballo c’erano 6 milioni della Regione che rischiavano di andare persi e Merola incontrò i costruttori per discutere del bando che era andato deserto. Nel frattempo quell’area sembrava destinata a diventare "il nuovo centro di Bologna". Il presidente di Valdadige Costruzioni staccò un assegno da 89 milioni di euro per acquistare 55 mila metri quadri di superficie utile della Carisbo, proprio accanto ai terreni del Comune. Il progetto privato, che oggi si presenta come un cantiere eternamente incompiuto, era faraonico e bellissimo. Firme di grandi architetti, oltre alle case private della Trilogia Navile anche un grande parco, la scuola, lo studentato, il poliambulatorio. E sempre quei 300 alloggi di edilizia sociale che non riescono tuttoggi a vedere la luce. Le case private partono col turbo, il primo lotto di appartamenti, tutti in classe A e con finiture di lusso, viene venduto nel 2009 con tariffe fino a 4 mila euro al metro quadro. Poi la crisi si abbatte sul settore dell’edilizia con la stessa violenza di un terremoto.
FOTO: EIKON

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