Molti volti noti hanno deciso di tentare la strada della politica, attratti dal desiderio di cavalcare ancora l’onda
Simona Tagli: In campo a Milano con Fratelli d’Italia sostenendo Stefano Parisi e aveva scelto sui suoi manifesti un cruciverbone.
Ma il suo programma è bastato solo a farle ottenere 31 voti.
Roberta Beta, ex gieffina, candidata nella lista Roma Popolare a sostegno di Alfio Marchini, che ha ottenuto solo due preferenze.
Flop anche per l’ex calciatore Daniele Massaro. L’attaccante, che con la Nazionale italiana ha ottenuto il titolo di campione del mondo nel 1982, schierato da Forza Italia a Milano, si è fermato a 384 voti.
Irene Pivetti si era candidata nella lista «Noi con Salvini» e ha ottenuto 323 preferenze.
Solo 362 voti per Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto.
Giobbe Covatta, capolista dei Verdi a Roma: per lui 120 voti.
Daniela Martani, ex hostess Alitalia ed ex concorrente del Grande Fratello, che nella capitale stava con i Verdi.
Non bastano 364 voti invece ad Alessandra Mussolini, capolista di Forza Italia a sostegno di Alfio Marchini, ancora meno per la sorellastra Rachele.
Non è andata bene nemmeno ai figli di papà. Maria Fida Moro, primogenita dello statista Aldo, candidata con i «Democratici e popolari più Roma» per Giachetti è stata scelta da 44 elettori.
Giuseppe Cossiga, figlio dell’ex capo dello Stato Francesco (24 preferenze). Piera Levi Montalcini, nipote di Rita Levi Montalcini, tra le file del Partito democratico a Roma, ha ottenuto 220 preferenze. Nessun traguardo nemmeno per Alessia Filippi, campionessa azzurra di nuoto, capolista della civica di Roberto Giachetti, che ha portato a casa solo 57 preferenze.
Claudio Pizzarotti, papà del sindaco di Parma Federico, si è fermato a 33 preferenze in quel di Castellarano (Reggio Emilia). Ma il record in negativo l’ha ottenuto il diciottenne Aldo Maria Biscardi, nipote del celebre giornalista sportivo Aldo Biscardi, candidato a Roma con La Destra di Storace: ha preso un solo voto.
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