martedì 2 agosto 2016

NAPOLI, IL DEGRADO DI VILLA COMUNALE TRA RIFIUTI, SENZATETTO E MICROCRIMINALITA'

pubblicato da repubblica.it:

Baby gang, rifiuti, vandali. L'agonia senza fine della Villa Comunale di Napoli.

Il Comune: "Fermeremo l'illegalità"

Qualche aiuola si salva. Infatti sull’erba più pulita e non invasa da rifiuti come mozziconi, lattine, fazzoletti di carta sporchi - che sono veramente una quantità strabiliante - o piante tagliate e non raccolte, incontriamo coppiette e clochard stesi al sole. Il giro è desolante. Anche perché questa volta partiamo non dal lato di piazza Vittoria - dove l’altro giorno un ragazzo è stato accoltellato - ma da quello di piazza della Repubblica. Anche il sangue, ora. È una terra di mezzo, quella da dove ha inizio la Villa comunale, il Real passeggio dove si passeggia ormai molto poco. Anche per paura. Dalla piazza, occupata dai macchinari della metropolitana, ci si ritrova senza neanche sapere come all’interno dell’area verde più importante della città.
Baby gang, rifiuti, vandali. L'agonia senza fine della Villa Comunale di Napoli

Recinzioni e cancellate che si vedono e non si vedono, ci sono e non ci sono. I confini della Villa sono molto labili, da quella parte. E ci si ritrova subito in un degrado che intristisce. Vicino allo chalet rosa, con le tovaglie a quadretti da balera, grandi sacchi Asìa abbandonati accanto ai cestini. «Qui è terra di nessuno - dice una madre con la sua bimba nel passeggino - tra qualche ora comincia il coprifuoco. Guardoni ovunque e ora anche il pericolo di risse con coltelli».

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