martedì 9 agosto 2016

COMUNE ALESSANDRIA DI NUOVO IN FASE PRE DISSESTO?

pubblicato da http://www.alessandrianews.it/

Comune e creditori: una questione di trasparenza

Ecco come Palazzo Rosso proverà a muoversi per far fronte alla richiesta del Ministero di restituire quasi 40 milioni di euro. La richiesta di una proroga è scontata, ma l'asso nella manica sarà puntare sul rapporto con alcuni creditori, sperando di riuscire a non pagarli per intero...

ALESSANDRIA - Fra le parole chiave utilizzate dal sindaco Rita Rossa nella precipitosa smentita all'articolo da noi pubblicato sabato, nel quale si riportavano cifre e dichiarazioni fatte durante una commissione consiliare (che confermiamo, sebbene si tratti, per ora, di un'ipotesi remota ndr) una spiccava su tutte: trasparenza. Dal Comune si chiede ai giornali di svolgere il proprio lavoro in maniera rigorosa, senza alimentare ingiustificati allarmismi. Pensando di proseguire esattamente lungo il solco di una corretta e completa informazione, che deve dare tutti gli elementi possibili ai cittadini (come lavoratori e come elettori) per fare le proprie scelte con consapevolezza, torniamo volentieri sul tema, per approfondire il delicato problema finanziario emerso venerdì in commissione. Se la città di Alessandria ha imparato  una lezione importante, è probabilmente che monitorare per tempo le situazioni delicate è nell'interesse di tutti, così che le stesse non rischino di precipitare cogliendo molti di sorpresa. 

L'ipotesi di pre dissesto, per quanto al momento non imminente, non può essere scartata a priori, e se probabilmente verrà scongiurata lo sarà comunque a danno di qualcuno, chiamato ancora una volta a pagare per colpe non sue. 

"Il pre dissesto, tecnicamente, si avrebbe se il Comune non fosse in grado di pagare i propri creditori - precisa l'assessore al Bilancio Giorgio Abonante - e ad oggi non ci troviamo assolutamente in questa condizione, né siamo in condizione di trovarcisi nel prossimo futuro. E' vero che facciamo fatica a pagare i nostri fornitori, e lo facciamo in ritardo, ma non siamo insolventi. Un conto è ammettere che il nostro bilancio non è ancora a posto, perché abbiamo ancora importanti problemi a riscuotere le imposte che i cittadini dovrebbero versare, un altro è parlare di un rischio concreto di pre dissesto. La situazione è monitorata e al momento questo non è uno scenario contemplabile. I 40 milioni circa che l’Osl potrebbe restituire non hanno nulla a che vedere con le dinamiche di bilancio del Comune se non per la riduzione dell’indebitamento nel caso in cui l’Osl restituisse i 40 milioni avuti dal Comune attraverso mutuo. Il percorso iniziato venerdì in Commissione e, soprattutto, il Decreto Ministeriale oggetto del dibattito di questi giorni dimostrano come il dissesto fosse nei fatti e fotografano il rigore e la trasparenza nell’affrontarlo, voluti dall’attuale maggioranza".

Sulla necessità da parte del Comune di tranquillizzare fornitori, creditori e banche non ci sono ovviamente dubbi, così come il fatto che quello di un nuovo default sia solamente uno degli scenari possibili, e al momento non il più probabile (ma già nell'articolo di sabato non abbiamo in realtà scritto nulla di diverso ndr). Il punto è: a che prezzo il Comune pensa di far fronte alla richiesta del Ministero che vuole indietro 39,8 milioni di euro? E chi rischia di pagare questa decisione? 
La strategia che il Comune intende adottare la spiega proprio l'assessore al Bilancio, Giorgio Abonante: "i conti al momento sono sotto controllo. Abbiamo già accantonato circa metà di quanto ci viene richiesto indietro dal Ministero (più o meno 14 milioni di euro, messi da parte dagli ultimi bilanci), mentre per coprire l'intera somma abbiamo diverse possibilità". La prima è quella di non restituire ai creditori che non hanno accettato la transazione con l'Osl l'intera somma dovuta. "E' scontato per noi che con loro si vada a un accordo di transazione al ribasso".
Un'altra possibilità è quella di chiedere al Ministero la possibilità di utilizzare, almeno per ora, iquasi 40 milioni che l'Osl ha indiviuato come somma da restituire, chiedendo di fatto "un differimento nella riconsegna dei fondi a Roma". 

Nessun commento:

Posta un commento