sabato 2 luglio 2016

VALNESTORE, GRANO A RISCHIO CONTAMINAZIONE

Pubblicato da CorriereDellUmbria:

Grano tagliato e già stoccato per altre analisi


Quando i grandi mezzi agricoli hanno acceso i motori e hanno iniziato a mietere il grano nelle zone di Pietrafitta interessate dal sequestro preventivo della magistratura, i telefoni hanno iniziato a squillare. "Cittadini sentinella" che ormai sorvegliano la valle e ai quali nessun movimento sfugge. Sono gli stessi che per primi si sono accorti che dagli scavi per i lavori dell'acquedotto erano venuti fuori altri cumuli di cenere nera. Ma il sigillo dei magistrati sui 255 ettari di territorio fa sì che nulla si muova senza il preventivo parere dell'Usl. Il grano è stato mietuto dietro parere favorevole, che è passato prima per il sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli (messo dal pm a custodia giudiziale dei beni sequestrati in via cautelare) e a cascata per uffici sanitari per poi far ritorno ai proprietari con l'esito e le relative prescrizioni. Come stabilito dai magistrati la messe può essere tagliata ma andrà stipata in luoghi adatti per poter procedere alle necessarie analisi prima di immetterla nel mercato. Dal momento in cui viene reciso infatti il grano è a tutti gli effetti un alimento e per questo andrà valutata la sua salubrità in ordine alle preoccupazioni relative al rischio contaminazione dato dalla presenza delle ceneri di risulta dalla combustione di lignite e carbone interrate qui per anni anche commiste a rifiuti solidi urbani. I proprietari dal canto loro sarebbero molto tranquilli sul punto, spiegano infatti che essendo fornitori di grandi aziende alimentari i loro prodotti sono da sempre analizzati e che analisi vengono poi sempre ripetute anche dall'acquirente e che l'esito dei test ha sempre rilasciato un bollino verde negli ultimi decenni. Invece c'è anche chi ha scelto di non tagliarlo il grano per quest'anno.  Leggi l'intero articolo

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