mercoledì 6 luglio 2016

"PANAMA PAPERS" E SOCIETA' OFFSHORE: A CHE PUNTO E' L'INCHIESTA?

IlPost.it pubblica:

Tre mesi dopo i Panama Papers

Che fine ha fatto l'inchiesta sulle società off shore? Quali conseguenze ha avuto?


Sono passati poco più di tre mesi da quando l’organizzazione internazionale di giornalisti ICIJ ha cominciato a raccontare l’inchiesta sui cosiddetti “Panama Papers”: una serie di documenti trapelati da Mossack Fonseca, una delle più importanti società del mondo che si occupa di creazione e gestione di società off shore e in paradisi fiscali, cioè in paesi dove ci sono regimi fiscali molto agevolati. Che fine ha fatto l’inchiesta? Quali conseguenze ha avuto?
Panama Papers, in breve
I documenti dei Panama Papers erano stati ottenuti dal giornale tedesco Süddeutsche Zeitung da un dipendente della Mossack Fonseca che aveva voluto restare anonimo, ed erano poi stati condivisi con l’ICIJ, che a sua volta aveva chiesto aiuto a oltre 100 organizzazioni giornalistiche di 80 paesi diversi, tra cui il Guardian e BBC (e l’Espresso in Italia), per studiarli e analizzarli. I documenti riguardano le attività di migliaia di società, alcune controllate da politici, capi di stato e banche di tutto il mondo. Tra le persone coinvolte a vario titolo c’erano anche dodici tra attuali ed ex leader politici internazionali: tra gli altri c’erano anche il primo ministro britannico David Cameron e l’allora primo ministro islandese Sigmundur Davíð Gunnlaugsson. Anche il presidente russo Vladimir Putin era rimasto coinvolto, nonostante il suo nome non comparisse direttamente nei documenti.
Lo scorso 10 maggio l’ICIJ  ha messo a disposizione sul proprio sito un motore di ricerca che consente di cercare informazioni sulle circa 200 mila società coinvolte nell’inchiesta, nonostante Mossak Fonseca avesse diffidato con una lettera l’organizzazione dal pubblicare il database.
Subito dopo la pubblicazione dell’inchiesta, diversi paesi hanno avviato una serie di indagini basate sulle informazioni ottenute attraverso i documenti: Stati Uniti, Francia, Germania, Australia, Austria, Svezia e Paesi Bassi, tra gli altri. Avere del denaro in una società off shore non è necessariamente un reato, ma spesso le società nei paradisi fiscali vengono create per evadere il fisco o riciclare del denaro. In qualche caso probabilmente non ci sarà alcuna conseguenza, in qualche altro c’è già stata e sono stati presi importanti impegni a livello internazionale.
L’Islanda, la FIFA e gli altri
Le conseguenze più importanti dei Panama Papers hanno riguardato l’Islanda. In Islanda c’è un nuovo primo ministro, Sigurður Ingi Jóhannsson, che ha preso il posto di Sigmundur Davíð Gunnlaugsson, a cui era legata una società off shore fondata nel 2007 con l’aiuto di Mossack Fonseca, che aveva contratto un grosso credito nei confronti di tre banche islandesi. Nel 2008 queste tre banche erano state parzialmente nazionalizzate dopo che avevano dichiarato bancarotta. Nel frattempo, nel 2009, Gunnlaugsson era entrato in Parlamento.  (...) Leggi l'intero articolo

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