domenica 24 luglio 2016

FARMACI EPATITE C A PREZZI PROIBITIVI IN ITALIA, MOLTI I MALATI CHE VANNO A CURARSI IN INDIA

pubblicato da huffingtonpost.it:

"L'Italia non mi cura dall'Epatite C, ho fatto 7000 Km per guarire". Il viaggio di Andrea in India grazie ad Arimedio


“Chi l’avrebbe mai detto che sarei venuto fin qui per comprare il farmaco che può guarirmi dall’Epatite C”. È quasi l’alba ad Hyderabad, megalopoli a sud dell’India, circa 10 milioni di abitanti. Le ombre lunghe della città si riflettono sul volto di Andrea, 49 anni, gli ultimi 25 (“almeno secondo i miei calcoli”) passati in compagnia del virus dell’HCV, infezione prevalentemente epatica con propensione a dare malattia: cirrosi epatica, in primis, insufficienza epatica e cancro del fegato, nella peggiore delle ipotesi. Niente di tutto questo, per fortuna, nella cartella clinica di Andrea. Il desiderio di debellare la malattia, quello sì. Perciò non l’hanno spaventato dieci ore di volo, né 7000 chilometri per raggiungere l’altra parte del mondo e poter accedere alla nuova cura che con un’ottima percentuale di riuscita potrebbe porre fine alla convivenza forzata con questo subdolo virus, che si contrae in prevalenza per contatto diretto con sangue infetto. Ad attenderlo lo staff di Arimedio, la società che da aprile del 2016 si occupa di aiutare i pazienti malati di Epatite C a raggiungere nel modo più agevole l’India, dove è disponibile la terapia a costi calmierati.
Ma perché l’India? Perché i farmaci che curano l’epatite C, sul mercato italiano dal novembre del 2014, costano moltissimo e sono distribuiti in forma gratuita dal nostro sistema sanitario nazionale soltanto a pazienti molto gravi, secondo i criteri di prioritizzazione stabiliti dall’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco. Per tutti gli altri pazienti, due strade: aspettare di “aggravarsi” a tal punto da riuscire a rientrare nei parametri oppure comprarli. Ma i costi sono esorbitanti: vanno dai 13 mila euro, prezzo nelle farmacie vaticane, ai 26 mila euro circa delle farmacie italiane per 4 settimane di trattamento (la cura base è di almeno 12 settimane, ma può arrivare anche a 24). Per questo molti rinunciano. O viaggiano fino in India, paese a cui laGilead, casa farmaceutica americana in possesso del brevetto di Sovaldi e Harvoni, i due farmaci innovativi, ha concesso in licenza la possibilità di produrre generici del tutto equivalenti all’originale a costi decisamente più bassi: 400 euro circa per 4 settimane di trattamento, tanto costano nelle farmacie indiane. (A maggio 2016 anchele autorità indiane hanno riconosciuto il brevetto della Gilead. Questo, tuttavia, come ha assicurato l'azienda farmaceutica statunitense, “non ostacolerà la fabbricazione e la distribuzione di versioni generiche di alta qualità”).

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