mercoledì 27 luglio 2016

ALESSANDRIA, SOSPETTI LEGAMI CON LA 'NDRANGHETA PER LA COOPERATIVA DEL "BELLAVITA"

pubblicato da alessandriaoggi.it:

La cooperativa rossa Coopsette coinvolta nell'inchiesta "Alchemia" sulla 'Ndrangheta

Alessandria (Franco Traverso) – Secondo la Procura Antimafia di Reggio Calabria, la cooperativa rossa Coopsette di Reggio Emilia è coinvolta pesantemente nell’inchiesta “Alchemia” a proposito dei legami fra alcune ditte del settore edile e movimento terra e la ‘Ndrangheta, in Liguria, Calabria, Lazio, Piemonte ed in altre Regioni del nord Italia. 

LA COOPERATIVA ROSSA COOPSETTE COINVOLTA NELL’INCHIESTA “ALCHEMIA” SULLA 'NDRANGHETACome accertato dagli inquirenti, le imprese riferibili alla cosca “Raso-Gullace-Albanese” hanno acquisito appalti dalla Cooperativa “Coopsette” attraverso la corruzione di dipendenti infedeli che assegnavano le commesse a seguito dell’approvazione di preventivi appositamente “gonfiati”, consentendo un maggior guadagno alle imprese mafiose e assicurandosi il pagamento di un corrispettivo.
Stiamo parlando della stessa Coopsette che, tramite la società Wellness Age di cui è proprietaria, ha fatto fallire il centro benessere Bellavita di Spinetta Marengo  (palestra e piscina Bellavita, hotel Diamante, Uci Cinema e pizzeria Rossopomodoro). A cavallo tra il 2015 ed il 2016  è stata messa in liquidazione coatta amministrativa, e dati i presupposti avrebbe dovuto fallire (almeno così sarebbe successo a qualsiasi imprenditore privato) ma il Governo (...), allo stesso modo in cui due anni fa ha salvato Monte Paschi di Siena e recentemente il quotidiano l’Unità, ha salvato con decreto anche Coopsette. 

Sempre nell'ambito della stessa inchiesta ieri all'alba gli agenti della squadra mobile hanno arrestato tre persone nel novese. Si tratta dell’imprenditore genovese Giampaolo Sutto, di Marianna Grutteria, titolare fittizia della ditta Euroservizi Srl, di Orlando Sofio. In particolare, secondo la Procura Antimafia, il Sutto, operante del campo delle pulizie civili e industriali, avrebbe ottenuto appalti da Poste e Ferrovie che destinava in subappalti alle ditte consorziate che, a loro volta, cedevano in subappalto parte della commessa ad altre aziende della criminalità organizzata calabrese riconducibili alle due cosche Raso-Gullace-Albanese e Gagliostro- Parello. La Grutteria invece per gli inquirenti aveva il ruolo di telefonista e la ditta di cui era intestataria, la Euservizi Srl, è consorziata in Prisma utilizzata per conseguire commesse pubbliche col meccanismo dei subappalti nei lavori di igiene ambientale e pulizie. (...). Sofio invece sarebbe stato il referente piemontese e teneva rapporti con aziende e coi politici locali.
Nel rapporto si fa il nome dell’ex senatore novese Gianfranco Chessa di Novi. (...) Complessivamente gli arrestati sono una quarantina, quasi tutti al sud. 

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