Le indagini. «Gli accertamenti sono ancora in corso – dichiara il comandante della compagnia carabinieri di Tempio, Giovanni Bartolacci –. Più famiglie sono state raggirate e hanno denunciato la truffa on line». Non trapelano altri particolari, ma le indagini sarebbero a un punto di svolta. Di fatto, come affermato dall'assessore al Turismo di Santa Teresa, Stefania Taras, i presunti titolari della casa delle vacanze non risultano nell'elenco ufficiale del Comune. «Sul sito turistico istituzionale dell'ente (www.santateresagallura.com) è pubblicata una sezione dedicata alle strutture ricettive – spiega – la Taras – che noi aggiorniamo di anno in anno. Ci sono anche appartamenti che vengono affittati da privati. Ma da un controllo dell'ufficio tributi è risultato che i nominativi indicati dalle famiglie truffate non esistono».
La truffa online. Gli ignari turisti avevano prenotato gli appartamenti per la vacanza al mare su un sito di annunci gratuiti. E versato caparre anche di 300 euro ciascuna. «In questo caso a chi inserisce l'offerta ricettiva non viene richiesto alcun documento ufficiale che attesta la sua regolare attività – afferma Adriana Pintus, presidente territoriale della Confcommercio della Costa –. Sulle piattaforme on line viaggia un mercato consistente di affitti. Purtroppo non tutte sono affidabili. Il consiglio è quello di rivolgersi alle agenzie immobiliari o alle case affitto vacanze ufficialmente registrate in Comune o quanto meno a prendere informazioni dagli uffici istituzionali».
pubblicato da lanuovasardegna.gelocal.it
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