domenica 14 agosto 2016

VACANZA TRUFFA SUL WEB, ARRIVANO IN GALLURA MA LA CASA NON C'E'

Diversi turisti hanno prenotato su un sito di annunci e versato la caparra. Ma all’arrivo a Santa Teresa l’amara sorpresa: villetta e proprietario non esistono.

SANTA TERESA. Prenotano la casa delle vacanze su un sito di annunci gratuiti, pagano la caparra, ma arrivati a destinazione gli appartamenti non esistono. È successo ad alcune famiglie di turisti che avevano scelto di trascorrere qualche giorno di ferie nel centro storico di Santa Teresa, una delle località balneari più gettonate del nord Sardegna. Ricevute alla mano delle somme già accreditate su carte postali ricaricabili, hanno suonato ai campanelli. Nessuno ha aperto loro la porta. Hanno inutilmente contattato la persona che aveva ricevuto le prenotazioni: il numero di cellulare riportato nell'annuncio risultava inesistente. Si sono così recati all'ufficio turistico comunale per segnalare la disavventura. Sulla truffa on line indagano i carabinieri di Santa Teresa.

Le indagini. «Gli accertamenti sono ancora in corso – dichiara il comandante della compagnia carabinieri di Tempio, Giovanni Bartolacci –. Più famiglie sono state raggirate e hanno denunciato la truffa on line». Non trapelano altri particolari, ma le indagini sarebbero a un punto di svolta. Di fatto, come affermato dall'assessore al Turismo di Santa Teresa, Stefania Taras, i presunti titolari della casa delle vacanze non risultano nell'elenco ufficiale del Comune. «Sul sito turistico istituzionale dell'ente (www.santateresagallura.com) è pubblicata una sezione dedicata alle strutture ricettive – spiega – la Taras – che noi aggiorniamo di anno in anno. Ci sono anche appartamenti che vengono affittati da privati. Ma da un controllo dell'ufficio tributi è risultato che i nominativi indicati dalle famiglie truffate non esistono».

La truffa online. Gli ignari turisti avevano prenotato gli appartamenti per la vacanza al mare su un sito di annunci gratuiti. E versato caparre anche di 300 euro ciascuna. «In questo caso a chi inserisce l'offerta ricettiva non viene richiesto alcun documento ufficiale che attesta la sua regolare attività – afferma Adriana Pintus, presidente territoriale della Confcommercio della Costa –. Sulle piattaforme on line viaggia un mercato consistente di affitti. Purtroppo non tutte sono affidabili. Il consiglio è quello di rivolgersi alle agenzie immobiliari o alle case affitto vacanze ufficialmente registrate in Comune o quanto meno a prendere informazioni dagli uffici istituzionali».

pubblicato da lanuovasardegna.gelocal.it

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