In realtá a bloccare la macchina dei concorsi è stata una scoperta inquietante, fatta dagli ispettori aziendali: è venuto fuori un sistematico scambio di informazioni tra i concorsisti e i rappresentanti delle sigle sindacali. Un'indagine interna ha sgominato un fitto scambio di mail, grazie al quale i candidati riuscivano ad ottenere domande e risposte delle prove che si sarebbero svolte nei giorni successivi. Un'alterazione «scientifica e pianificata» dei concorsi, che ora è finita all'attenzione della Procura di Roma, dato che il direttore generale della partecipata, Marco Rettighieri, ha presentato un esposto.
I MESSAGGI
Sotto la lente dei pm ci sono decine di messaggi. Tutti piú o meno dello stesso tenore. «Ce l'hai le domande per domani?», chiede il candidato. «Eccole», risponde il sindacalista di turno, allegando i quesiti che da lì a qualche ora sarebbero apparsi nei moduli della selezione. Le irregolaritá accertate dalle indagini coinvolgono quattro attivisti di Cisl e Uil, piú una decina di concorsisti.
pubblicato da: www.ilmessaggero.it
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