Per la polizia il fatto è particolarmente grave perché la licenza concessa a questa impresa prevede anche una sala “Vlt”, cioè una sala con apparecchi da gioco di cui è vietato l’uso ai minori. Per gli agenti, essendo questo luogo un “mini casinò”, è vietato rigorosamente anche l’ingresso ai minori. Le autorizzazioni di pubblica sicurezza, proprio per la loro delicatezza, prevedono inderogabilmente che la loro gestione sia esercitata dal titolare, dopo aver superato il “vaglio” di tutti i controlli di polizia, o comunque da un suo rappresentante delegato in forma ufficiale, e non "a parole". Questo “mini casinò” con bar, invece, non solo non era sotto il controllo diretto dei titolari della licenza - che devono anche proteggere i ragazzini - ma è stato due volte lasciato liberamente nelle mani dei due minorenni; è a loro che gli agenti si sono rivolti per chiedere informazioni sui loro genitori.
pubblicato da: www.ilgazzettino.it
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