Acqua, luce, gas e roulotte a spese del Comune per narcotrafficanti che avevano Porsche, Ferrari e case in centro.
«La mancanza delle necessarie verifiche - scrivono gli inquirenti - ha comportato inevitabilmente la presenza nei villaggi di nomadi che, per anni e con oneri a carico dell'amministrazione comunale, hanno continuato a usufruire gratuitamente dei servizi quali l'utilizzo del modulo abitativo, acqua, luce e gas. Il 70-80% delle persone censite non aveva alcun titolo, in quanto clandestini, pregiudicati o soggetti con elevate potenzialità economiche».
Ricchi e pregiudicati, la lista nera redatta dai militari dell'Arma è un campionario di reati puniti severamente dal codice penale. Tra i casi più eclatanti quello di Jasmin Sedic, condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione per traffico internazionale di coca, che ha alloggiato in una baraccopoli di Roma a spese dell'erario. Nel 2009 il prefetto e il questore gli avevano negato il rinnovo del permesso di soggiorno, intimandogli di lasciare immediatamente l'Italia.
Hanno pesato sulle casse comunali anche i coniugi Idriz e Suada Cimiz, una coppia clandestina che aveva dei precedenti in materia di stupefacenti. Nove anni fa avevano venduto un terreno alla Elgad srl, incassando ben 280mila euro. Altri nomadi hanno riportato condanne per ricettazione, furti e rapine. Nel 2012 il bosniaco Dzevad Hamidovic si è visto revocare il permesso di soggiorno, ma ha continuato ad abitare nel campo di Castel Romano.
Nessun commento:
Posta un commento