pubblicato da corrieredelveneto.corriere.it:
Non riesce a disdire l’abbonamento Adsl: «Un incubo e duemila euro di bollette»
Tre anni di odissea per un operaio con Fastweb. Inutile la denuncia ai carabinieri
TREVISO Ogni volta c’è qualcosa che manca. Un codice. Un documento. E così da tre anni, un 32enne operaio trevigiano cerca inutilmente di disdire un abbonamento Fastweb. Ci ha provato inviando varie disdette. Ha addirittura presentato una denuncia ai carabinieri e si è rivolto al Corecom. Ma non è servito a niente. Una vera e propria odissea che a Fabio Bosco è costata ormai oltre 2 mila euro per un servizio del quale non si serve visto che si è affidato a un’altra compagnia. Da giugno 2012 ha infatti pagato 15,13 euro mensili per un abbonamento mobile mai richiesto. Mentre da novembre 2013, paga 35,80 euro per un servizio adsl disdetto più volte senza successo. I problemi con Fastweb si manifestano a fine 2012 quando l’operaio, leggendo le fatture si rende conto che l’azienda gli ha attivato un abbonamento non richiesto. Inoltra un reclamo, ma nella bolletta successiva nulla cambia. «Li ho ricontattati – spiega Bosco -, hanno detto di non aver mai ricevuto il mio fax e che dovevo inviare una mail».
Cosa che Bosco ha fatto subito ma senza ottenere risultati. Per questo a novembre 2013 ha deciso di disdire tutto il contratto con Fastweb. Dopo due mesi però le fatture hanno ripreso ad arrivare: «Prima mi hanno detto che mancava il documento d’identità, poi una cifra del codice. Ma alla fine ho ricevuto l’ennesima fattura». Nel 2016 Bosco s’è rivolto all’Adico ed è riuscito a ottenere la cancellazione dell’abbonamento. Ad aprile, davanti al Corecom, non s’è raggiunto alcun accordo. Nel frattempo le fatture continuano ad arrivare. «Il comportamento dell’azienda ci lascia allibiti – commenta Carlo Garofolini, presidente Adico –. La vicenda racconta in modo emblematico ciò che succede con molte aziende di questo tipo: basta un attimo per diventare clienti ma per uscirne ci sono complicazioni a non finire».
Nessun commento:
Posta un commento