Bormioli Rocco, indagine per aggiotaggio e false comunicazioni sociali
Dodici indagati tra amministratori e sindaci. La Procura ha chiesto il sequestro dell'azienda, non concesso dal giudice. Attesa a settembre la decisione d'appello
Un'altra indagine penale getta un'ombra su una grande e storica azienda parmense. La Procura di Parma ha iscritto nel registro degli indagati 12 tra amministratori e sindaci (alcuni dei quali non più in carica) della Bormioli Rocco per i reati di aggiotaggio e false comunicazioni sociali che riguarderebbero i bilanci dall'anno 2014.
L'impianto accusatorio della Procura si basa su varie consulenze affidate a commercialisti ed esperti contabili, tra cui lo studio Bardini di Parma. Secondo tali relazioni amministratori e sindaci non avrebbero valutato correttamente alcune poste di bilancio: certe voci approvate in sede di consiglio di amministrazione, quindi, non sarebbero corrette secondo i principi contabili.
La difesa della Bormioli Rocco ha affidato una controperizia a Stefania Chiaruttini, già consulente tecnico della Procura di Milano nel filone aggiotaggio del crac Parmalat. La relazione della commercialista milanese giunge a conclusioni opposte rispetto a quelle dei consulenti della Procura.
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